Discarica di Castel Maggiore, dietrofront del Comune: "Fermare l’ampliamento"

E Legambiente rincara la dose: "Trasformare l’impianto in fotovoltaico"

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Dopo la protesta dei cittadini e di Legambiente, anche il Comune di Castel Maggiore ha espresso con una lettera inviata alla Regione dal proprio sindaco Belinda Gottardi (nella foto) non poche perplessità sull’ampliamento della discarica. Lo stesso primo cittadino sottolinea che "la richiesta di un ulteriore utilizzo del sito di via Saliceto ha suscitato una forte contrarietà nella cittadinanza".

Nella stessa missiva, che diviene parte integrante dei documenti su cui si dovrà esprimere la Conferenza dei Servizi in merito alla procedura di Via (valutazione d’impatto ambientale), tuttora in corso, il Comune evidenzia come sia chiaro che "i quantitativi richiesti da Asa (che gestisce la discarica ed è controllata da Hera) non corrispondano a esigenze del territorio, ma in gran parte siano collegati alle attività commerciali dei soci conferenti".

Pertanto, aggiunge l’amministrazione, "ogni ripresa dell’attività di conferimento dovrà quindi essere limitata ad una frazione minoritaria di quanto concesso annualmente fino a oggi, con quantitativi decrescenti di anno in anno, al solo fine di favorire la riconversione all’economia circolare degli impianti di lavorazione presenti sul nostro territorio".

Legambiente si spinge oltre: "Non solo ridurre la quota di rifiuti ma anche chiudere la discarica e trasformarla in un impianto fotovoltaico". Il Comune boccia il progetto di ampliamento: "E’ necessario riformulare la richiesta presentata, con una forte riduzione dei volumi conferiti, che limiti gli apporti ai decrescenti residui delle lavorazioni degli impianti del Frullo e di Corticella, in vista della definitiva chiusura nel breve periodo della discarica".

m. r.

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