Disco Club Paradiso "Caro X Factor ti scrivo"

La band ’della Bassa’ è appena uscita dal programma televisivo "Abbiamo lasciato studi e posto fisso. Vogliamo far divertire le persone"

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L’accento pronunciato, della Bassa, la voglia di prendersi il palco e il pubblico. I Disco Club Paradiso hanno portato una scarica di adrenalina a X Factor. Sono arrivati al quinto live sotto la guida di Dargen D’amico e ora, il loro singolo, Dcp, imperversa su social e piattaforme musicali. L’entusiasmo "ha rubato la scena anche alle lacrime", raccontano, nell’ultima serata all’interno del programma, giovedì scorso. La band è composta dal cantante Leo Bi (Leonardo Bergonzini), 22 anni, dal sassofonsta Jacky Sax (Giacomo Semenzato), 23 anni, di Cento (Ferrara), dal bassista Murri (Simone Murineddu), 21 anni, di Crevalcore e dal batterista Olmo (Olmo Luca Stoppioni).

Disco Club Paradiso, riavvolgiamo il nastro. Come inizia tutto?

"Per gioco (ridono, ndr). Una sera mandiamo una mail al programma, del tipo: ’Caro X Factor ti scrivo, così mi diverto un po’…’. Loro però ci hanno preso sul serio".

Che vita avete ‘lasciato’ fuori da X Factor?

Leo: "Murri ha lasciato il posto fisso, era un carrellista, guidava il muletto. Io studiavo per diventare educatore sociale e culturale e lavoravo in un doposcuola. Olmo ha chiuso lo studio in cui faceva il producer e Jacky ha rimandato la laurea in Sassofono".

E ora cosa vi aspetta?

"Vogliamo ritrovare le persone, chiacchierare, continuare a soffiare sul fuoco che abbiamo creato e farlo diventare sempre più grande. Naturalmente fare live e nuova musica. Metteremo l’esperienza di X Factor in pratica finalmente nel mondo reale".

Vi aspettavate l’eliminazionetu?

"Essere eliminati è una cosa che non ti aspetti mai e allo stesso tempo ti aspetti sempre. Dobbiamo dire però che Dargen D’Amico e Big Fish (produttore discografico, ndr) ci hanno sempre portati in palmo di mano". Cosa vi ha portato fatto arrivare così in alto?

"Siamo sinceri. Non vogliamo essere ‘bravi’, vogliamo far divertire. Abbiamo avuto più coraggio che talento, forse".

L’entusiasmo e la voglia di far divertire sono state armi a doppio taglio?

"Il nostro ‘mood’ a volte ha dato fastidio. Però è il nostro modo di essere, ed è anche quello per cui siamo piaciuti tanto".

Amalia Apicella

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