Bologna, diventa mamma dopo il tumore: "La nascita di Eva è un miracolo"

Viviana, 36 anni, si è sottoposta al prelievo di tessuto ovarico al Policlinico. Poi la crioconservazione, il reimpianto e il concepimento spontaneo

Eva nei corridoi del Sant’Orsola

Eva nei corridoi del Sant’Orsola

Bologna, 30 gennaio 2023 – Dal tumore, alla paura di non poter diventare madre, fino alla nascita di Eva. Un percorso di oltre dieci anni, costellato da chemioterapia e da una recidiva, ma con la volontà di non arrendersi.

Da dove vuole iniziare?

"Dal 2 dicembre 2018, quando dal test di gravidanza ho scoperto di essere rimasta incinta e ho pianto di felicità: credevo che non sarebbe mai successo, soprattutto in modo spontaneo. È stato un miracolo. E l’anno successivo è nata Eva, con un parto naturale indotto durato solo un’ora", risponde Viviana Franceschini, 36 anni, di Ortona, emozionata mentre ricorda quel momento speciale.

E dopo che cosa ha fatto?

"Ho chiamato subito il Sant’Orsola, mi seguiva la biologa Raffaella Fabbri e le ho dato la bella notizia, poi sono andata a Bologna per i controlli".

Perché non credeva che sarebbe diventata mamma?

"Nel 2008 mi hanno diagnosticato un sarcoma di Ewing al bacino e dall’Abruzzo sono andata a operarmi al Gemelli di Roma. E prima di iniziare la chemio e la radioterapia, mi dissero che avrei perso la fertilità. Ero disperata, non sapevo che cosa fare, poi una dottoressa mi indirizzò al centro del Sant’Orsola".

Così si è sottoposta al prelievo di tessuto ovarico?

"Sì, ho conosciuto il professor Renato Seracchioli, c’è stato l’intervento e la crioconservazione".

Poi sono seguite le cure?

"Tanti cicli di chemio. Fino a quando nel 2015 mi sono sposata con Andrea, che è stato sempre al mio fianco. E alla fine ho preso la decisione".

Quale?

"Quella di procedere con il reimpianto, nel 2017. Purtroppo tre mesi dopo è comparsa una recidiva al braccio, così ho fatto altre chemio, durante le quali mi è tornato il ciclo, poi bloccato per mettere a riposo le ovaie. E se n’è andato un altro anno. Ma quando ho avuto il via libera per cercare una gravidanza sono rimasta subito incinta".

Eva è nata a Bologna?

"No, perché è arrivato il Covid, ma lo scorso anno l’ho portata al Sant’Orsola per farla conoscere a tutti quelli che mi hanno aiutato a farla nascere. È stata una festa. Alle donne che vivono quello che ho già affrontato dico che non bisogna mai smettere di combattere".

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