
Davanti all’ennesima serrata da alluvione delle scuole, la reazione di Flc Cgil, Cisl Scuola e Uil Scuola è compatta: istituzione...
Davanti all’ennesima serrata da alluvione delle scuole, la reazione di Flc Cgil, Cisl Scuola e Uil Scuola è compatta: istituzione di un tavolo per redigere un protocollo condiviso sulla gestione delle emergenze e no a una chiusura parziale delle scuole con i docenti a casa; dade e segretarie a scuola. Perché questo implica la proclamata sospensione dell’attività didattica da parte del Comune.
Attacca Serafino Veltri (Uil Scuola): "La chiusura? È la solita assurda e sconcertante decisione del Comune. Questa decisione denota una mancanza di esperienza o di conoscenza del lavoro altrui. Ad assumerla sono sempre persone che di scuola e di personale scolastico non ne capiscono nulla: non esiste personale di serie A e di serie B, tutti fanno parte della comunità educante".
Per Claudio Guido Longo (Cisl Scuola): "Condividiamo nel merito, ma non nel metodo la decisione assunta: si è persa un’occasione per coinvolgere tutte le componenti della scuola per arrivare ad una soluzione condivisa e non frettolosa che può danneggiare lavoratori, studenti e famiglie".
Infine, Gabriele Caforio (Flc Cgil): "Purtroppo questo è un film già visto e che ci lascia perplessi. Capiamo che si agisce seguendo il criterio della massima precauzione, cercando di limitare il più possibile gli spostamenti sulle strade, tuttavia, già durante l’emergenza dello scorso autunno, abbiamo chiesto alle istituzioni di essere convocati ad un tavolo ad hoc, ma non siamo stati ascoltati e chiediamo di nuovo di essere convocati".
f. g. s.