Donna accoltellata a Bologna: l’aggressore era drogato

Tentato omicidio in via Andrea Costa, il racconto di un amico: "Davide Orgosoli è cocainomane, lei voleva aiutarlo". L’uomo bloccato con il taser

Bologna, 30 maggio 2022 - Davide Orgosoli aveva "bisogno di assistenza". E lei lo aveva accolto in quella casa, dove era a sua volta ospite, per aiutarlo, malgrado fosse molto malata da tempo. Ma quell’affetto, quell’altruismo dimostrati dalla quarantaduenne bosniaca nei confronti di Orgosoli, 50 anni, non sono bastati a evitare di finire preda della furia cieca dell’uomo. Una furia alimentata, da quanto ricostruito dalla polizia, da un abuso spasmodico di sostanze.

Davide Orgosoli, arrestato per il tentato omicidio di una quarantaduenne
Davide Orgosoli, arrestato per il tentato omicidio di una quarantaduenne

L’uomo, che è stato portato sabato pomeriggio alla Dozza, in arresto per tentato omicidio, resistenza a pubblico ufficiale e tentata rapina, nelle prossime ore affronterà l’interrogatorio di garanzia, difeso d’ufficio dall’avvocato Salvatore Vito Villani. Non è detto che risponda alle domande del giudice. Che chiarisca il perché di tanta violenza, sempre sia in grado di rendersi conto di cosa ha fatto.

La Squadra mobile, ieri mattina, avrebbe voluto ascoltare la vittima. Che però, ancora ricoverata al reparto di Medicina d’Urgenza del Maggiore, non è nelle condizioni di parlare di quell’incubo, vissuto tra le mura del piccolo appartamento di via Andrea Costa. Dove lei, una vita complicata alle spalle, era ospite da qualche tempo di un amico. L’uomo da più di una settimana era via, ma le aveva permesso di restare in casa, lasciandole le chiavi. Da tre giorni, nell’abitazione si era stabilito anche Orgosoli, "una persona egocentrica e inaffidabile, che spesso fa discorsi sconnessi e senza logica" e che "faceva uso abituale di coca", come lo descrive un amico della vittima. Orgosoli è conosciuto nel Bolognese perché per tanti anni aveva gestito un distributore di benzina ad Anzola. Un lavoro conclusosi dopo uno screzio con il titolare, pare per alcune condotte non consone del cinquantenne. Che nell’ultimo periodo era in una condizione di difficoltà tale da impietosire la vittima, che aveva deciso di ospitarlo nella casa dell’amico, caratterizzata nell’ultimo periodo da un via vai di persone poco raccomandabili.

Lui, invece, probabilmente sotto l’effetto di sostanze, l’ha massacrata. Le ha spaccato tutti i denti, prima di accanirsi su di lei con due coltelli. Nella casa c’era sangue ovunque, i mobili erano a buttati a terra, segno di una lotta feroce. E, stando al racconto dei vicini, sabato non sarebbe stata la prima volta che sentivano la donna urlare "Aiuto". Ma mai così. E hanno chiamato la polizia.

Quando gli agenti delle Volanti sono arrivati nella palazzina, hanno trovato la donna a terra, con la testa appoggiata al cancelletto esterno dell’abitazione, in stato di incoscienza. Aveva tentato la fuga, forse, ma si era dovuta arrendere perché il cancello era chiuso a chiave. I poliziotti vedevano il sangue che le sgorgava dal collo. E hanno capito che non potevano aspettare nemmeno un attimo. Hanno preso un piede di porco e forzato il cancello, tamponandole la ferita coi pantaloncini. Le hanno salvato la vita.

Intanto, Orgosoli era apparso nella visuale degli agenti: in mutande, sull’uscio del bagno, con il coltello in mano. Per non farlo avvicinare alla vittima, gli hanno puntato contro il taser. Era ancora fuori di sé. Gridava minacce e frasi sconnesse: "Vi ammazzo, adesso arrivano i pirati e vi ammazzo". Anche una volta ammanettato, ha continuato a essere pericoloso. Scendendo le scale, ha afferrato il cinturone di uno degli agenti, tentando di rubare la pistola. Solo grazie alla prontezza dei poliziotti non è riuscito a prenderla, con le terribili conseguenze immaginabili.

 

 

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