Dopo 11 anni la pista ciclo-pedonale è realtà

Aperto il tratto che congiunge in sicurezza il quartiere San Biagio con il centro sportivo di via Allende e il centro di Casalecchio

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Una gestazione durata undici anni e il battesimo ufficiale che deve ancora arrivare per la pista pedonale e ciclabile che congiunge in sicurezza il quartiere San Biagio con il centro sportivo di via Allende e il centro di Casalecchio. Meno di mezzo chilometro di percorso con tanto di cordoli, asfalto e lampioni per l’illuminazione notturna ora finalmente aperta dopo che il Comune è riuscito a portare a termine un accordo con Società autostrade che ha permesso di superare un impasse causato dal fallimento dall’impresa che aveva realizzato l’opera. Tanto che nel 2016 era già deteriorata e vandalizzata prima di essere aperta al pubblico. Dal 2011, quando fu definita l’area di cantiere, da una parte e dall’altra gli accessi sono rimasti sbarrati e vietati ad ogni transito. Eppure quelle poche centinaia di metri che superano la barriera dell’autostrada in un tragitto protetto riservato a ciclisti e pedoni sono più che preziosi per gli oltre 6mila residenti del quartiere che da pochi giorni possono così evitare il pericoloso e faticoso sovrappasso stradale che fino ad ora rappresentava l’unica alternativa stradale alla Porrettana.

L’inaugurazione, così come la definizione di alcuni dettagli ancora mancanti, arriverà più avanti, ma intanto ciclisti e pedoni possono bypassare il cavalcavia di via Pietro Micca, raggiungendo in maniera molto più agevole l’abitato di San Biagio da un lato e via Allende dall’altro, dove è presente la Cittadella dello Sport, e più avanti il centro cittadino.

"Non è stata una pratica facile, ma ora ci siamo -commenta sollevato l’assessore ai Lavori Pubblici Paolo Nanni- Sono stati tolti gli sbarramenti e a breve sarà tutto completato. Non potevamo attendere ancora". Si tratta infatti di un’opera inclusa nell’accordo di programma relativo all’ampliamento dell’area di servizio Cantagallo. Un’opera che Autostrade per l’Italia progettò fra il 2010 e il 2011 e poi appaltato ad un’impresa che iniziò gli sbancamenti del terreno, recintato il perimetro destinato a raddoppiare l’area di sosta per auto e camion, e poi realizzato questa pista ciclabile, che per un po’ venne usata nonostante i divieti. "Sollevammo due anni fa il tema di questo uso improprio con lo scopo di sbloccare una situazione scandalosa -commenta soddisfatto il consigliere pentastellato Giovanni Baglieri- Ed ora siamo ben contenti che si sia portato a casa un risultato utile per la collettività. Confidiamo che si faccia quanto prima anche il raccordo in sicurezza per la pista di via Ronzani".

Gabriele Mignardi

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