Dopo i portici, Bologna all’assalto Unesco Ecco il dossier di candidatura del merletto

Migration

Dopo i portici, il merletto. Bologna è ripartita all’attacco dell’Unesco, con un’arte immateriale che ha ottime possibilità di andare a dama, entro pochi anni. L’AEmilia Ars, il merletto di Bologna, è sospinta dall’omonima associazione, dal Comune di Bologna, dalla Città metropolitana e dal ministero della Cultura, con in testa la sottosegretaria bolognese Lucia Borgonzoni. Un’arte, non un hobby, che è stata anche baluardo di emancipazione femminile, e che ora si appresta ad accaparrarsi la tutela Unesco per dare un nuovo colore al caleidoscopio culturale che sta diventando Bologna. Il podcast oggi online su diverse piattaforme e sul sito del Resto del Carlino è tutto al femminile: intervengono Francesca Ferroli, presidente dell’associazione ’Il merletto di Bologna’; Elena Di Gioia, consigliere delegata alla Cultura di Palazzo d’Accursio; Simona Lembi, componente del Gabinetto del sindaco in Città metropolitana. "Siamo un gruppo di amiche accomunate da una grande passione per il merletto ad ago nato nella nostra città di Bologna – ha spiegato Francesca Ferroli –. Alcune di noi, allieve dell’ultima merlettaia bolognese dell’AEmilia Ars, Antonilla Cantelli, hanno messo a disposizione delle altre, le loro competenze e la loro esperienza, in modo che tutte potessero imparare

e mantenere viva questa grande ‘arte’. Lo scopo della nostra associazione è la ricerca di disegni antichi, la loro elaborazione ed esecuzione, ma anche la creazione di nostri disegni".

pa. ros.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro