E una. La Mora ha conquistato domenica il gradino più alto del podio in Coppa Terme, prima delle consuete due prove che, complice il maltempo, vedrà le macchinine di nuovo in pista domenica prossima per recuperare l’Autopodistica in centro storico. Più che un successo, un vero trionfo quello della squadra scesa di nuovo in pista dopo un anno sabbatico di stop, successo che arriva proprio nella settantesima edizione della Carrera. "Ma per chi corre ogni edizione è uguale all’altra, quando arriva lo start si pensa soltanto a vincere, non alle ricorrenze", sgombra subito il campo Matteo Mingotti, responsabile della Mora. In gara giù da viale Terme non c’è stata storia, anche se, secondo comandamento della Carrera citato da Mingotti, "le gare si vincono all’ultimo metro, conta poco essere stati sempre davanti fino all’ultima curva".
A proposito, le ultime curve. In Coppa Terme c’era la temibilissima curva a gomito, quella di 180°, dove la Mora è uscita bene ma, e qui si apre un capitolo spinoso, "con le condizioni di asfalto di domenica più che una curva era una roulette uscirne indenni". Secondo Mingotti domenica "non si doveva correre, sarebbe stato meglio posticipare tutto a domenica prossima. Così rischia chi corre e si rischia anche di fare danni da migliaia di euro ai mezzi. Non ne valeva la pena, ma nessuno ci ha interpellato".
c. b.