CronacaOperazione antidroga a Bologna, 43 misure cautelari. Le dosi nelle scatole dei gioielli

Operazione antidroga a Bologna, 43 misure cautelari. Le dosi nelle scatole dei gioielli

Il sodalizio aveva base in zona Barca. Sequestrati quasi un milione di euro, 7 chili di cocaina, 70 di marijuana e 10 di hashish. Il questore: "Tanta offerta per forte domanda"

Bologna, 6 luglio 2022 – Maxi blitz anti droga della squadra mobile della Questura di Bologna, coordinata dal pm della Direzione Distrettuale Antimafia Roberto Ceroni. Sono state eseguite 43 misure cautelari di cui 31 in carcere, 3 ai domiciliari e 9 con obbligo di dimora e 7 indagati a piede libero. 

Le indagini che hanno portato alle misure cautelari sono state svolte dalla squadra mobile, coordinata dal dirigente Roberto Pititto e da Giuseppe Paglia, dirigente della IV sezione, tra la fine del 2019 e i primi mesi del 2021.

Sono stati sequestrati in tutto 7 chili di cocaina, 70 di marijuana e 10 di hashish oltre 301.350 euro di contanti. Sono stati poi sequestrati preventivamente (finalizzati alla confisca) altri 682mila euro da conti correnti di familiari affiliati al gruppo criminale.

Droga, maxi operazione a Bologna: i sequestri
Droga, maxi operazione a Bologna: i sequestri

L’indagine ha documentato l’esistenza di un importante sodalizio criminale costituito prevalentemente da italiani, in maggioranza di base nel quartiere bolognese della Barca, con un forte appoggio di albanesi che in questoi caso erano i fornitori della droga.

A capo del sodalizio un 50enne bolognese, già noto per reati affini, residente con la compagna, ora sottoposta all’obbligo di dimora, alla Barca in una casa di edilizia popolare. Fil rouge che legava gran parte degli indagati principali è proprio l’insospettabilità dei soggetti a cui il 51enne si appoggiava. Molti, infatti, conducevano stili di vita a basso profilo e i clienti a cui vendevano la droga erano sempre gli stessi.

La droga veniva nascosta in alcuni box tra Bologna, Casalecchio e altri paesi della provincia. Qui giaceva la sostanza stupefacente, ma venivano fatte anche operazioni di scambio. L’associazione criminale operava poi ardite operazione di riciclaggio del denaro proveniente dal traffico di stupefacenti.

Due erano i metodi principali: in alcuni casi si appoggiavano ad un gioielliere locale che emetteva false fatture di finti acquisti di orologi e gioielli di membri del gruppo per poi bonificare ingenti somme di denaro. In altri casi si appoggiavano a centri scommesse di Casalecchio dove uno degli indagati laborava. Facevano transitare soldi sui conti gioco dell’agenzia di scommesse intestati a soggetti legati a loro col fine di fare piccole scommesse che venivano sempre vinte.

A quel punto i soldi, ripuliti, venivano reindirizzati sui conti degli indagati. Sono poi state sequestrate preventivamente sette pistole trovate all’interno dei box. Sei di queste provenivano da furti avvenuti in precedenza. Una era, invece, clandestina.

Le dosi venivano di base vendute all’interno di piccole confezioni regalo per gioielli.

Fusiello: "Tanta offerta per forte domanda"

«C'è una forte domanda da parte dei fruitori di droga e ovviamente l'offerta è adeguata alla domanda", dice il questore di Bologna, Isabella Fusiello. "Alla fine, pongo sempre lo stesso interrogativo - ha proseguito Fusiello - come mai c'è tanta richiesta di sostanze stupefacenti di ogni genere, dall'hascisc alla cocaina all'eroina?". Il questore ha ricordato che alla base di questa organizzazione c'erano soprattutto italiani, oltre ad alcuni albanesi. Riguardo il piccolo spaccio, Fusiello ha spiegato che a Bologna proseguono i decreti di espulsione con rimpatrio per chi è compiutamente identificato, in modo da allontanare questi pusher dal territorio dello Stato.

Messina: "Duro attacco alle organizzazioni criminali"

"L'operazione portata a conclusione dalla Squadra Mobile di Bologna, oltre che per il numero considerevole di soggetti indagati e tratti in arresto e per il rilevante traffico di sostanze stupefacenti disarticolato, appare significativa per l'ingente quantitativo di capitali prodotti dalle attività illecite e sottoposti a sequestro a cura della Dda di Bologna, in forza delle indagini sviluppate dalla Polizia di Stato". A dirlo, il prefetto Francesco Messina, direttore centrale Anticrimine.

"Peraltro, il conseguente disvelamento di raffinate tecniche di riciclaggio, coinvolgenti anche compiacenti esponenti del mondo delle scommesse, rappresenta plasticamente i risultati di una strategia di attacco alle organizzazioni criminali portata avanti dalla Direzione Centrale Anticrimine, che mira ad affiancare alle classiche investigazioni di polizia giudiziaria, accurate indagini patrimoniali finalizzate a privare detti consessi criminali delle risorse necessarie per operare, nel contempo evitando l'inquinamento dell'economia legale", aggiunge.

Lepore: "Un altro colpo al traffico di droga"

"Dopo la maxi operazione antidroga al Pilastro di poco più di un mese fa e prima ancora gli arresti in via Malvasia-via dello Scalo, l’intervento di oggi infligge un ulteriore colpo al traffico di stupefacenti e alla criminalità nella nostra città. - è il commento del sindaco di Bologna, Matteo Lepore -. Grazie dunque al lavoro della Procura - Direzione Distrettuale Antimafia, della Questura di Bologna e di tutte le donne e gli uomini della Polizia di Stato coinvolte nell’importante operazione svoltasi all’alba di oggi. Si tratta di un’operazione importante perché decapita una vera e propria organizzazione criminale dedita allo spaccio e al riciclaggio che aveva base principalmente nella zona Barca ma riforniva gli spacciatori di tutta l’area metropolitana di Bologna".

"È un’indagine che viene da lontano e che già prima del Covid aveva interessato diverse persone che oggi sono state arrestate - continua il primo cittadino -. Non si tratta del primo intervento che chiude delle indagini contro il crimine organizzato nei quartieri della nostra città. È un lavoro molto importante che la magistratura insieme alle forze dell’ordine sta facendo: il crimine a Bologna, quartiere per quartiere, sta subendo dei colpi molto importanti. Si sta facendo sul serio, di questo dobbiamo essere orgogliosi e continueremo ad essere al fianco di magistratura e forze dell’ordine”.

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