Bologna, 7 novembre 2016 - Dal procuratore capo di Bologna Giuseppe Amato arriva un aiuto alle forze di polizia, regole più chiare per facilitare il compito delle forze dell’ordine quando si tratta di decidere se arrestare o meno uno spacciatore. Una circolare mette in fila una serie di elementi per consentire agli agenti di ‘orientarsi’ meglio nelle situazioni più complesse, vale a dire quando devono decidere se arrestare lo spacciatore, oppure semplicemente denunciarlo a piede libero.
Nel documento, spiega Amato, si sottolinea in primis che “nel valutare se procedere o meno all’arresto bisogna considerare non solo la quantità di droga che lo spacciatore ha con sé, anche perché se è furbo difficilmente andrà in giro con addosso grandi quantità di stupefacenti, ma anche i suoi precedenti specifici”. Altro aspetto da considerare, dice il procuratore, è “il fatto che lo spacciatore svolga la propria attività in maniera abituale: ad esempio, se gli agenti vedono una persona stazionare per ore nello stesso punto, e notano che vende o riceve droga, si può escludere la ‘lieve entità’ del crimine”.
Un ulteriore discrimine, prosegue Amato, può essere “la vicinanza a scuole o Università”. Infine, dal momento che “norme e giurisprudenza non forniscono indicazioni univoche sul tema”, nella circolare il procuratore dà, basandosi sulla giurisprudenza in materia di ‘ingente quantità’ di sostanze stupefacenti, dei parametri sulle droghe più comuni, fornendo così una “proiezione esemplificativa dei quantitativi in grado di contenere le soglie di principio attivo” che possono essere considerate, appunto, ‘ingente quantità’. Nel dettaglio, questa quantità è di 34 grammi per l’eroina, 32 per la cocaina, 200 per hashish e marijuana, e di 100 compresse di ecstasy.
Tutti i parametri indicati nel documento, spiega il procuratore, costituiscono una sorta di “guida” per polizia e carabinieri, che ora potranno basarsi su regole più precise nella loro azione antidroga. Amato si sofferma, poi, anche sulle misure cautelari che possono essere applicate agli spacciatori, affermando che “tutte possono essere efficaci, l’importante è scegliere quella più adatta al caso specifico, e che sia, se possibile, meno grave del carcere”.
Tra queste, il procuratore cita, ad esempio, “il divieto di dimora, che a volte è molto efficace”, mentre lamenta “la penuria di braccialetti elettronici che scontiamo in questo momento, che ci priva di un’altra misura potenzialmente molto utile”.
MEROLA - Il sindaco di Bologna, Virginio Merola, ha detto di apprezzare la circolare di Amato: "Si tratta di un'iniziativa importante tesa a definire modalità di intervento più chiare e più severe, grazie all'introduzione di criteri quantitativi e qualitativi e di parametri come la vicinanza dello spaccio a scuole e Università. La situazione della zona universitaria presenta aspetti cronicamente critici che vanno valutati e contrastati con strumenti, come questi, sempre più precisi e raffinati così da rafforzare anche l'efficacia degli arresti".
PRESO SPACCIATORE - Ieri notte i carabinieri della compagnia Bologna Centro, durante un servizio antidroga a piazza Verdi e nelle vie limitrofe, hanno arrestato un 37enne marocchino senza fissa dimora per spaccio. Lo spacciatore è finito in manette per aver tentato di vendere hashish agli stessi carabinieri che, non indossando la divisa, erano stati scambiati per potenziali clienti. L’uomo, gravato da numerosi precedenti di polizia, oltre che da due divieti di dimora a Bologna, è stato portato al carcere della Dozza in attesa dell’udienza di convalida.