"C’è una riflessione in atto sulla candidatura di Raffaele Donini alle prossime Regionali". Le parole, sibilline, si sono rincorse negli ultimi giorni in ambienti Pd. Certo, escludere il nome dell’assessore regionale uscente alla Sanità dalla lista dem (è in quota Andrea De Maria) sarebbe una decisione eclatante. Ma in diversi hanno fatto notare la posizione critica sui Cau (i centri assistenza urgenza), fiore all’occhiello di Donini, di Michele de Pascale, e la grande attenzione del candidato di centrosinistra proprio sulla Sanità. L’assessore, già segretario provinciale del Pd, però, resta deciso a giocare la sua partita. E a misurarsi con le preferenze. In un post su Facebook (con tanti ’mi piace’) conferma, infatti, di "essere "pienamente in campo".
"Sicuramente c’è, in ogni partito, una dialettica più che legittima per definire al meglio le candidature per le prossime elezioni regionali. Io ovviamente sono a disposizione e mi sento pienamente in campo a sostegno di de Pascale". E proprio sul rapporto con il candidato di centrosinistra che ha fatto sapere di voler "rivedere il sistema dei Cau", chiarisce: "E chi non è disponibile a migliorarli?! Con Michele ci siamo confrontati anche una settimana fa su questo". Un incontro, quello tra Donini e de Pascale, che c’è stato domenica scorsa, con anche l’ex ministro della Salute Roberto Speranza. Prova – si dice in ambienti vicini al sindaco di Ravenna – che tra i due ci sarebbe un rapporto positivo, considerando che sono stati anche segretari provinciali (di Bologna e Ravenna) nello stesso periodo.
In merito ai dubbi sulla sua corsa, svelati dal ’Carlino’, Donini, però, non si fa mancare una replica piccata: "Penso che chi si rifugia nei retroscena non abbia il coraggio o argomenti sufficienti per una discussione aperta e trasparente. Ma non posso farci nulla, se non dispiacermene". L’assessore, poi, torna alle Regionali 2020, quando "mi sono presentato al giudizio dei cittadini per la prima volta", dopo una "intensa attività come assessore ai Trasporti": in quell’occasione "i cittadini mi hanno gratificato con quasi 14mila preferenze" e oggi "sono pronto nuovamente a sottopormi al loro giudizio per come ho impiegato ‘gli anni più difficili della mia vita’, trascorsi a difesa del sistema sanitario pubblico e universalistico, reggendo l’urto della pandemia da Covid".
Le scelte sui candidati, ribadisce, "le farà il Pd, immagino in una discussione trasparente". E sulla riconferma in giunta (considerata molto remota), in caso di vittoria di de Pascale, taglia corto: "Autocandidarsi sarebbe irrispettoso e violento. Sulla giunta dovrà decidere Michele".
Rosalba Carbutti