
Michele de Pascale intervistato da Piero Fachin, condirettore di QN
L’alluvione e il ricordo dell’Emilia-Romagna straziata. Ma anche la forza di ’tenere botta’ e lo scontro politico tra governo e Regione. Tanti i temi, non senza una certa commozione nell’evocare quel terribile maggio che ha funestato i nostri territori, al centro della serata del Circolo Bononia con il governatore Michele de Pascale, intervistato da Piero Fachin, condirettore di Qn, Quotidiano Nazionale. Ad aprire la serata, partecipatissima e con volti noti della città (tra gli altri, il prefetto Enrico Ricci, l’ex questore di Bologna, oggi prefetto a Macerata, Isabella Fusiello, la procuratrice generale di Torino Lucia Musti, la sottosegretaria della Regione Manuela Rontini e la salottiera Patrizia Finucci Gallo), la presidente del Circolo, Rosanna Ghetti, che ricorda anche le tante azioni di solidarietà organizzate dal circolo due anni fa. Per affrontare l’oggi, la prima regola è la collaborazione tra istituzioni. Lo dice de Pascale ricordando come la "pagina peggiore dell’emergenza sia stato lo scontro politico, quando si sono affrontate diverse tornate elettorali proprio attorno a questo tema. Ma post emergenza, serve coesione". Da qui, ricorda il cambio di passo del governo: dalla scelta di Fabrizio Curcio come commissario al nuovo decreto alluvione. "Decreto – dice il presidente emiliano-romagnolo – che ha fatto rientrare l’alluvione di Bologna dell’anno scorso nella gestione commissariale, e ha creato il fondo pluriennale per la manutenzione". In questo (ritrovato) clima di collaborazione, l’obiettivo è mettere in sicurezza il territorio, facendo le casse di espansione. "Non esistono piani B", taglia corto de Pascale che rivendica anche di aver raddoppiato le risorse regionali per la manutenzione, da 25 a 50 milioni di euro.
E, da qui, torna sul grande tema delle delocalizzazioni: "In pianura non hanno senso perché abbiamo visto che gli allagamenti ci sono anche se si rompono gli argini a 30 chilometri di distanza… ma in collina e in montagna, dove ci sono frane ad esempio, l’evacuazione è obbligata. In questi casi, la delocalizzazione potrebbe anche essere un’opportunità", spiega il governatore. "Poi ci sta che il proprietario faccia ricorso per capire se la cifra che gli diamo è giusta"... Tanto’è che – ammette de Pascale – "rigettammo l’ordinanza di Figliuolo che riconosceva solo 1.800 euro al metro quadro agli espropriati". Prima della cena, curata dallo chef Max Poggi, un accenno al Gp di Imola. "Mantenere il Gran premio nel cuore della Motor Valley è un dovere del Paese. Come regione raddoppiamo senza problemi il contributo, ma chiediamo al governo di avere due figli: Monza e Imola, e di trattarli allo stesso modo. Alla Formula 1, invece, chiediamo di non considerare solo i soldi, perché le cose non hanno solo un valore economico ma hanno anche un’anima", conclude de Pascale. Un appello a cui si unisce anche il Territorio turistico Bologna-Modena e la Fondazione Bologna Welcome con Mattia Santori e Daniele Ravaglia: "Il Gp di Imola è la festa di tutta la Motor Valley".
Rosalba Carbutti