E gli ex pirati della strada adesso aiutano i pedoni

Il progetto dell’Associazione familiari vittime: protocollo con il Comune

di Donatella Barbetta

Indosseranno la pettorina gialla e avranno la paletta. Chi sono? Gli assistenti pedonali al debutto sotto le Due Torri: imputati, indagati o condannati per reati in violazione del Codice della Strada, fino all’omicidio stradale. Una seconda occasione per riparare ai danni causati, diventando angeli custodi di chi attraversa la strada, a partire dai bambini che vanno a scuola.

È il progetto ‘Ruote ferme, pedoni salvi’ portato avanti dall’Associazione familiari e vittime della strada (Afvs), che ieri ha firmato un protocollo d’intesa con il Comune. L’iniziativa è già presente in altre sette città e il capoluogo emiliano è la seconda Città metropolitana dopo Torino.

Saranno 20 i primi assistenti messi a disposizione per il servizio, presi in carico dall’ufficio interdistrettuale di esecuzione penale esterna di Bologna, con riferimento sia alla messa alla prova, 10 posti, sia alla pena sostitutiva per i reati di guida in stato di ebbrezza alcolica e sotto effetto di stupefacenti, altri 10.

"Finora si sono già rivolti all’Associazione in 26, e 5 sono già pronti per la formazione. Sono uomini per l’85% e la loro età è compresa tra i 20 e i 70 anni, la maggior parte tra i 40 e i 50 anni – precisa Silvia Frisina, delegata dalla presidenza dell’Associazione –. È un progetto di sicurezza stradale a tutela dell’utenza più debole, con una finalità rieducativa per le persone che possono ricucire il patto violato con la società. Quale miglior modo per riparare se non sulla strada, il luogo dove hanno commesso il reato. Oltre che davanti alle scuole gli assistenti pedonali potranno essere presenti anche davanti agli uffici giudiziari".

La presentazione dell’iniziativa, che ha il patrocinio del ministero della Giustizia e di Anci, si è svolta a palazzo d’Accursio ed è stata introdotta da Matilde Madrid, capo di gabinetto con delega al Progetto sicurezza integrata. Il Comune sta definendo le aree nelle quali introdurre i nuovi assistenti pedonali. "Si partirà da via di Vincenzo davanti alle scuole Testoni – spiega Daniele Ara, assessore alla Scuola –. La prossima strada potrebbe essere vicolo Bolognetti davanti alle Guido Reni. Gli assistenti pedonali metteranno una transenna all’ingresso e all’uscita degli scolari". Alle Testoni sarà creata una "strada scolastica", progetto che "si era interrotto proprio per mancanza di volontari", aggiunge Ara.

Gli altri punti della città saranno definiti nelle prossime settimane, sottolinea Romano Mignani, comandante della Polizia locale: "Abbiamo già potenziato i nostri servizi per la sicurezza stradale e le attività di educazione. Questa presenza ci aiuterà molto in contesti complicati che non riusciamo a presidiare come vorremmo. Nelle prossime settimane inizierà la formazione, che si baserà in particolare sulle modalità di relazione".

In altre città il lavoro di pubblica utilità è svolto anche da persone che hanno commesso omicidio stradale: "Speriamo di farlo anche a Bologna – conclude Frisina – Noi siamo sempre a favore della possibilità di riparazione. In caso di omicidio stradale, si muore in due, la vittima e in qualche modo anche chi lo ha causato. Partecipare a progetti di questo tipo è un messaggio importante, un po’ come fosse la pena del contrappasso".

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