E il sindacato di polizia locale proclama lo sciopero

L’assessore Nanni: "Iniziativa che si commenta da sola, spero che prevalga il buon senso degli operatori"

E proprio nel giorno del ‘bomba day’ il sindacato di polizia locale Csa ha indetto una giornata di sciopero degli operatori del corpo di polizia locale Unione Reno Lavino. Ovvero gli stessi che nella mobilitazione generale di volontari e altri corpi di forze dell’ordine dovrebbero essere in servizio dalle cinque del mattino di domenica prossima.

"Oltre ai fatti noti da noi già evidenziati – ribadisce Federico Coratella del sindacato autonomo Csa di Bologna – dalla sede di via Sozzi inidonea al collocamento del Corpo Unico, ai veicoli parificabili a rottami, passando per la fornitura di vestiario inadeguata e perennemente in ritardo e per i carichi di lavoro esorbitanti dovuti al numero esiguo di agenti (manca circa il 40% rispetto agli standard minimi) alle nostre richieste la sola parola esclamata dall’amministrazione per tutto questo, è la famosa e da tutti conosciuta: arriveranno! E poi recentemente alcuni operatori si sono visti decurtare fino a 600-700 euro nonostante abbiano raggiunto appieno gli obiettivi dei progetti", si legge nella nota sindacale. Doccia gelata per l’amministrazione comunale che comunque non ricorrerà ad alcuna forma di precettazione o mediazione.

"E’ un’iniziativa che si commenta da sola – dichiara gelido l’assessore alla sicurezza Paolo Nanni –. Spero che in tanti nostri agenti prevalga il buon senso perché gli effetti di questo sciopero ricadono direttamente sui cittadini. Dal canto nostro siamo concentrati nella gestione di un’operazione complessa e delicata, che coinvolge decine di agenti di svariate forze dell’ordine. Che ci saranno e che ci consentiranno di raggiungere l’obiettivo".

g. m.

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