È urgente riaprire le strade franate

Fontanelice, un comune di 1.926 abitanti della Città metropolitana di Bologna, è l'esempio dei disagi causati dalle strade impraticabili e chiuse al traffico. La Regione ha messo in piedi un piano per ripristinare le strade principali e consentire ai cittadini di muoversi. L'appello della comunità è la voce di tanti piccoli Comuni.

Fontanelice, comune di 1.926 abitanti della Città metropolitana di Bologna appartenente al territorio della Romagna storica, è l’esempio dei disagi che patisce una comunità quando le strade sono impraticabili e quindi chiuse al traffico. Gli abitanti di Fontanelice sono stati bravi attraverso i social a sollevare il problema che poi è comune, dopo l’alluvione, ad altre località: è urgente ripristinare le strade principali, metterle in sicurezza, consentire a cittadini e imprese di muoversi per vivere e lavorare. Il generale Figliuolo sta facendo bene il proprio mestiere di nocchiero della ricostruzione cercando di coniugare la conoscenza della situazione, la conta dei danni, le situazioni più a rischio e il reperimento dei fondi nel più breve tempo possibile. L’appello della comunità di Fontanelice è anche la voce di tanti piccoli Comuni che chiedono di intervenire presto sulla viabilità. La Regione intanto ha già messo in piedi un piano operativo per strade, argini e frane che prevede 6mila interventi, di cui 3mila entro l’autunno, per 1,8 miliardi. Complessivamente, gli interventi per le provinciali superano i 300 milioni, quelli sulle strade statali raggiungono quasi i 126 milioni. La sola Città metropolitana ha messo in campo proprie risorse per 13 milioni per anticipare le spese urgenti. Se qualche via è sconnessa pazienza, l’importante è riaprire le vie che bloccano intere comunità. Altrimenti no strade, no party.

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