
Il taglio del nastro del nuovo Centro Aldina Balboni in via Cavalieri Ducati. La gestione è affidata alla cooperativa Casa Santa Chiara
Una nuova casa dedicata all’inclusione e all’accoglienza. Ieri sera ha inaugurato il Centro Aldina Balboni. Al taglio del nastro, tra i presenti, anche il senatore Pier Ferdinando Casini, oltre al sindaco Matteo Lepore, al cardinale Matteo Zuppi, al monsignor Fiorenzo Facchini, presidente della Fondazione Santa Chiara, alla presidente della Casa Santa Chiara, Simona Martino, e all’assessore regionale alla Sanità Massimo Fabi. Allestita nell’area di Villa Pallavicini, in via Cavalieri Ducati, la struttura socioeducativa è moderna ed è riservata alle persone con disabilità.
Un progetto avviato nel 2020 dalla Fondazione Santa Chiara che si sviluppa nel segno e nel ricordo di Aldina Balboni, donna legata alla città, che ha dedicato la sua vita ad aiutare i più fragili, realizzando numerose opere sociali, tra cui gruppi famiglia, centri diurni e attività ricreative per persone con disabilità. La nuova struttura è composta da un centro diurno socio riabilitativo e da una comunità alloggio e nasce dalla volontà di garantire continuità assistenziale a 16 persone di Casa Santa Chiara che hanno superato i 65 anni di età. Ma potrà ospitare fino a 25 ospiti semi-residenziali.
Per l’occasione si è espressa anche la ministra per la Disabilità Alessandra Locatelli: "Un’opera che rappresenta un esempio concreto di attenzione e cura nei confronti delle persone con disabilità e delle loro famiglie". Il progetto è stato realizzato grazie a un investimento complessivo di circa 4 milioni di euro, raccolti dalla Fondazione Casa S. Chiara attraverso donazioni di partner quali IMA, Carisbo, Banca d’Italia, Emilbanca, Ikea, FAAC, Gruppo Coesia, Fondazione Helpida, Fondazione Marchesini ACT, La Petroniana, Ford Stracciari Auto, Datalogic, Hydra Immobiliare SpA e numerosi privati tra i quali Roberto Felcaro e Famiglia Berardi.