Ecco il Festival del Tortellino Gli chef fra novità e tradizione

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Il Festival più ’buono del mondo’. Da un anno il tortellino, fatto secondo l’antica ricetta depositata in Camera di Commercio, ha ottenuto il riconoscimento De.Co, ossia la Denominazione Comunale. Per omaggiare il piatto tipico della Grassa, torna per il decimo anno il Festival del Tortellino. Martedì 4 ottobre, per la festa di San Petronio, l’associazione di ristoratori ’Tour-tlen’ ha convocato a Palazzo Re Enzo i migliori professionisti del gusto. E così il ’turtlèn’ verrà proposto dagli chef in veste tradizionale, in brodo di gallina o cappone, ma anche in tante alternative creative: al sapore di mare o di montagna, ai profumi di autunno e quelli ’eretici’ alla panna.

"Il tortellino è una cosa seria – dice il presidente di ’Tour-tlen’ Carlo Alberto Borsarini – Esistono varie correnti di pensiero, c’è chi beve il brodo e chi ci mette dentro una goccia di lambrusco". Ma alcune regole sono imprescindibili: l’importante è che la sfoglia sia tirata con il mattarello, che la forma sia quella del tortellino classico e che gli ingredienti siano sostenibili. Quando un bolognese addenta un tortellino, sa già cosa cerca: lo stesso gusto di quello fatto dalla nonna. Come in tutte le edizioni del Festival, saranno presenti anche i produttori del Consorzio Vini Colli Bolognesi. Ai 20 tipi di tortellini corrisponderanno 20 stand con più di 100 etichette di vini dei Colli Bolognesi, per accompagnare le creazioni degli chef.

Sarà inoltre proposto un panino con la Mortadella Felsineo Selezione ’Tour-tlen’ e una selezione di formaggi curata da Roberto Guermandi (Angolo della Freschezza), premiato come Miglior Formaggiaio d’Italia 2022 a Cibus 2022. Dulcis in fundo, si potranno gustare i dolci di Gabriele Spinelli (Dolce Salato) e il gelato di Leonardo Ragazzi della Cremeria Funivia.

Eva Saldari

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