Il nuovo hub per i minori non accompagnati sarà a Sasso Marconi, a Villa Angeli, struttura messa a disposizione dalla Curia, che già negli anni scorsi è stata utilizzata per l’accoglienza. Come annunciato nei giorni scorsi, il nuovo hub ospiterà 50 giovani stranieri e dovrebbe essere attivo già dal mese di settembre. La governance sarà condivisa da Comune e Prefettura.
Ne danno comunicazione il sindaco metropolitano Matteo Lepore e il prefetto Attilio Visconti al capo dipartimento immigrazione Valerio Valenti, dopo l’incontro del primo settembre scorso e il summit con il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. I minori accolti a Villa Angeli, dopo essere transitati dall’hub, verranno trasferiti in strutture Sai o in altre accreditate o autorizzate. Verrà, inoltre, "attivato uno strumento fondamentale per il monitoraggio dei flussi sul territorio costituito da un data base per tenere aggiornato il quadro delle presenze in tempo reale", fa sapere il Comune. Inoltre, "attraverso un apposito protocollo operativo dovranno essere definite le procedure di presa in carico e i percorsi di accertamento dell’età e lo screening sanitario, anche con il supporto della neuropsichiatria infantile. Il protocollo operativo sarà anche finalizzato, con il coinvolgimento delle forze di polizia, a potenziare le azioni per ricostruire i movimenti interni dei minori dal momento dello sbarco a quello del rintraccio, col duplice intento di favorire l’individuazione di eventuali parenti presenti in Italia e il riaffido al territorio di provenienza, dove valutato opportuno dall’assistente sociale".
Nella lettera al ministero, non mancano le ’condizioni’ ritenute "indispensabili" da Palazzo D’Accursio, "come la revisione dei criteri di riparto nazionale dei minori stranieri non accompagnati, alla luce delle presenze effettive in ambito metropolitano; il supporto dell’unità di missione istituita al Viminale per favorire il ritorno dei minori alle comunità da cui si sono allontanati; la ridefinizione dei pro capite attraverso la predisposizione di un piano finanziario da parte del soggetto gestore, similmente a quanto già accade nei bandi Sai (Sistema accoglienza integrazione) e Fami (Fondo asilo migrazione e integrazione); la revisione dei bandi Fami introducendo la possibilità di consentire gli accessi dal territorio attraverso una cabina di regia PrefetturaComune; l’ampliamento a livello nazionale dei posti Sai (circa 5mila in più)".
L’assessore al Welfare, Luca Rizzo Nervo, sottolinea "la rapidità operativa", quindi "ci aspettiamo che il ministero sostenga questa soluzione costruita insieme. Un’esigenza non nostra, né della Prefettura, ma del sistema Bologna". Tra gli aspetti sottolineati da Palazzo d’Accursio, c’è la volontà che a Villa Angeli i giovani stranieri restino per poco tempo, un mese circa, per poi passare al percorso di seconda accoglienza Sai. Resta da capire, quando e quanti finanziamenti arriveranno da Roma. Rizzo Nervo è pragmatico: "I bandi Cas (Centri accoglienza straordinaria) a 60 euro al giorno vanno deserti. Credo che attestarsi sulle cifre Sai a 73 euro sia ragionevole".
Rosalba Carbutti