"È una Via Crucis quella dei mezzi superiori a 75 quintali sul territorio. Mandano in sofferenza le attività produttive e agricole di Mezzolara e Molinella". Questa la polemica scatenata dal consigliere FdI a Budrio Pasquale Gianfrancesco. L’opposizione prosegue specificando: "Dopo la caduta del Ponte della Motta, la viabilità ordinaria per i mezzi superiori a 75 quintali ha subito grossi disagi per raggiungere Mezzolara e Molinella. Non potendo più percorrere la via Zenzalino il traffico tende a deviare per via della Pieve o via Riccardina o via Calamone, (nel budriese al confine, ndr) . Peccato che tutte queste strade hanno il divieto di transito ai mezzi superiori a 75 quintali. È un gran disagio per gli agricoltori e gli autotrasportatori che ogni giorno, in un territorio come il nostro prettamente agricolo in piena campagna di bietole e patate, si ritrova ad essere danneggiato da una viabilità che non ha tenuto conto dell’emergenza. Votammo, durante il mandato Castelli, un provvedimento, con costi ridottissimi, tramite cui si superava sulla via Riccardina la criticità della curva del Mulino proprio per permettere ai mezzi pesanti il transito per raggiungere Mezzolara. Lavori mai fatti".
Risponde così la sindaca Debora Badiali: "Ancora una volta non si perde occasione di mischiare mele con pere. Addirittura si tira in ballo un’ordinanza del 2007. Pare evidente che una proposta del 2007 non poteva e non può essere la soluzione a dei problemi scaturiti a seguito di un’alluvione avvenuta di 16 anni dopo. L’ordinanza del 2007 preclude il passaggio tra via Pieve e via Riccardina ai veicoli a pieno carico superiori alle 7,5 tonnellate, ma allo stesso tempo specifica che i mezzi autorizzati possono transitare: veicoli che effettuano operazioni di carico/scarico merci, residenti, veicoli precedentemente autorizzati per esigenze particolari, autocarri da e per ditte che si trovano nelle aree colpite da divieto, ecc. Quindi anche sostenere che ’mandano in sofferenza le attività produttive e agricole di Mezzolara e Molinella’ è errato; se si è autorizzati si passa, se non lo si è e si ha comprovata necessita si chiede l’autorizzazione".
La prima cittadina, poi, conclude: "In riferimento invece alla proposta che venne presentata nel 2007 si specifica che l’intervento di messa in sicurezza della viabilità, con il conseguente allargamento della curva, fu inserito giustamente dall’allora amministrazione nell’ambito delle misure di compensazione a realizzazione di un accordo con privati. Tra i vari interventi tale accordo prevedeva la messa in sicurezza di via Riccardina tramite allargamento della curva. Peccato che l’opera del soggetto privato coinvolto non venne mai effettuata, e di conseguenza nemmeno l’opera pubblica a compensazione".
Zoe Pederzini