Eclissi lunare penombrale, cos'è e quando si può vedere

L'astronomo e fisico dell'Università di Bologna Romano Serra spiega il fenomeno e cosa si potrà vedere in cielo

La Luna (foto Ansa)

La Luna (foto Ansa)

Bologna, 5 giugno 2020 - I giochi di luce della Luna e il pianeta Mercurio che farà capolino. Questa sera dopo il tramonto il nostro satellite e il pianeta più piccolo e più interno del nostro sistema solare che è anche il più vicino al Sole, daranno spettacolo per gli appassionati di astronomia.

Ne parliamo con Romano Serra, astronomo e fisico dell’università di Bologna, grande esperto di meteoriti e cofondatore dell’osservatorio comunale ‘Giorgio Abetti’ e del Museo del cielo e della Terra di San Giovanni in Persiceto. In questo museo si trova anche una interessante sezione dedicata ai meteoriti.

Serra è stato uno tra i primi esperti ad esaminare alcuni frammenti del meteorite caduto a Cavezzo, nel Modenese, nel gennaio scorso. E in quella occasione ha confermato la veridicità dei reperti rinvenuti di quel bolide celeste che hanno l’età del nostro sistema solare. 

"Appena sarà tramontato il Sole – spiega Serra - se ci troviamo in un luogo aperto da dove si può vedere l’orizzonte sia ad est che ad ovest, dobbiamo fare attenzione a ciò che si potrebbe osservare. A est, poco prima delle 21, sorgerà la Luna che, essendo piena sorge quando il Sole tramonta e quindi è nelle condizioni di essere posta in eclisse dalla Terra stessa. In realtà l’ombra della Terra sarà radente il disco lunare e quindi vi sarà una eclisse solo di penombra. Cioè la Luna apparirà nella sua parte più bassa, e avrà un colore arrossato, più fosco di tutta l’altra parte della superfice lunare. Il fenomeno si esaurirà verso le 23 circa".

Ma non finisce qui perché come detto non è solo la Luna a dare spettacolo. "Se si guarda invece con grande attenzione ad ovest - continua Serra, nella luce del tramonto, si può osservare una 'stella particolare', però poco brillante o per nulla scintillante, a differenza di altre stelle brillanti, fare capolino. Questo corpo celeste è Mercurio. Il piccolo pianeta si trova ad una distanza di circa 120 milioni di chilometri dalla Terra e con una fase che gli permette di mostrare a noi meno del 35% della sua superficie".

E l’astronomo aggiunge: "Tuttavia, i fenomeni cosmici che mostrano Luna e Mercurio in realtà non molto facili da osservare, specialmente Mercurio. Anche il grande Copernico si dice che non lo abbia mai visto. D’altra parte osservare è un’arte che si impara e si padroneggia, come tutte le arti, solo esercitandosi e praticandola. Ad ogni modo, l'eclisse di penombra della Luna ad occhio nudo si vedrà sotto; mentre se si osserva il fenomeno celeste al telescopio l’eclisse di penombra si vedrà sopra, poiché in questo caso l’immagine è invertita".

Nella foto qui sotto: ecco come Mercurio si poteva osservare dalla campagna di Persiceto e come appariva (in fase), all'osservatorio di Persiceto, il primo giugno scorso

Ecco come Mercurio  appariva, all'osservatorio di Persiceto, il primo giugno scorso
Ecco come Mercurio appariva, all'osservatorio di Persiceto, il primo giugno scorso
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