REDAZIONE BOLOGNA

Economia circolare, il patto tra Hera e Camst

Stretta di mano per l’ambiente. È questo l’obiettivo sottointeso dell’accordo per la sostenibilità siglato ieri da Camst e Hera, per dare abbrivio a iniziative ambientali di economia circolare e potenziare la raccolta differenziata. "Oggi compiamo un passo molto importante per l’ambiente – spiega Francesco Malaguti, presidente di Camst –. La partnership tra imprese, costruita su principi e obiettivi condivisi che mettono al centro le persone e l’ambiente è fondamentale. Ogni giorno centinaia di migliaia di persone usufruiscono dei nostri servizi di ristorazione e facility, per circa 130 milioni di pasti serviti ogni anno. Questo accordo ci permette di avere un impatto positivo sull’ambiente attraverso chi, come il Gruppo Hera, in questa direzione è capofila". Un patto che guarda avanti nel prossimo biennio. "Il lavoro fianco a fianco a Camst è già iniziato dal basso, oggi trova solo la sua concretizzazione all’apice della piramide – così Stefano Venier, amministratore delegato del Gruppo Hera –. Un protocollo che parte da Bologna, con l’obiettivo nei prossimi anni di estendersi sempre di più abbracciando nuove imprese di servizi, industriali e privati, per allargare il progetto ‘Hera Insieme’ e favorire così un percorso virtuoso di recupero e riuso, in questo caso delle materie organiche e della plastica". Un protocollo che s’inserisce infatti nel più ampio spettro di economia circolare a marchio Hera che comprende l’impianto di Sant’Agata Bolognese, dove avviene la trasformazione dell’umido in biometano per i mezzi pubblici della città: "Con un risparmio di 14mila tonnellate l’anno di Co2 per Bologna – continua Stefano Venier –. Da oggi inizieremo a concentrarci sul massimo recupero dei prodotti Hera fra cui gli oli vegetali esausti, destinati alla riconversione in biodisel grazie a un’ulteriore partnership collegata con Eni". Non solo. Il protocollo mirerà a sensibilizzare un bacino di utenze ampio come quello Camst a un uso intelligente della plastica e all’importanza della differenziata.

Francesco Zuppiroli