Elezione rettore Unibo, oggi l’Università vota

Urne (virtuali) aperte il 22 e 23 giugno. Cinque i candidati in lizza: campagna elettorale e programmi influenzati dalla pandemia

Da sinistra Molari, Sobrero, Finocchiaro, Gatta e Benvenuti

Da sinistra Molari, Sobrero, Finocchiaro, Gatta e Benvenuti

Bologna, 22 giugno 2021 - Oggi è il giorno: dopo le primarie per le amministrative, Bologna torna alle urne, anche se gli aventi diritto al voto sono solo una ristretta parte di cittadini. Già, perché questa volta è la sola comunità accademica a riunirsi, per scegliere il prossimo rettore dell’Università. Si vota oggi e domani, un eventuale (ma molto probabile) ballottaggio sarà la prossima settimana, 29 e 30 giugno.

L’attuale Magnifico Francesco Ubertini resterà in carica fino a fine ottobre, per essere sostituito, il 1° novembre, dal nuovo rettore o dalla nuova rettrice dell’Unibo. Il 2021 infatti potrebbe essere l’anno della prima rettrice donna dell’università più antica del mondo occidentale: sono ’rosa’ due dei cinque candidati in lizza per la poltrona di via Zamboni 33.

I protagonisti hanno affrontato una campagna elettorale sui generis, in piena emergenza sanitaria, cosa che ha non solo ribaltato il modo di approcciarsi all’elettorato, ma anche introdotto nel dibattito e nei programmi degli aspiranti rettori temi nuovi quali didattica a distanza e gestione dei fondi in arrivo con il Pnrr.

La prima a candidarsi, con un post su Facebook – altro segno dei ’tempi nuovi’ in epoca Covid –, a ottobre 2020, è stata la docente di Letteratura italiana contemporanea al dipartimento di Italianistica Giuliana Benvenuti. La sua campagna elettorale, incentrata tra le altre cose su didattica innovativa e internazionalizzazione, ha bruciato sul tempo la concorrenza e si è aperta a gennaio, quasi un mese prima della presentazione ufficiale del secondo candidato, il professor Pier Paolo Gatta, che da Veterinaria pone oggi l’accento su tecnologia e tradizione come chiavi per rendere l’Unibo più snella ed equilibrata.

A dicembre si era sbilanciata Giusella Finocchiaro, già alla guida della Fondazione del Monte; la professoressa di Giurisprudenza ha concretizzato la candidatura solo a metà marzo e vanta tra i cavalli di battaglia la proposta di digitalizzare biblioteche, archivi e musei per rendere la cultura dell’ateneo fruibile a tutta la comunità.

Nel frattempo, tra febbraio e marzo, si erano candidati Maurizio Sobrero, ordinario di Gestione dell’Innovazione a Scienze aziendali e alla seconda corsa al rettorato (partecipò alle elezioni che incoronarono Ubertini), e che ora progetta di concentrarsi su didattica e ricerca, e il chiacchieratissimo fin dalla prima ora Giovanni Molari, da Agraria, inizialmente indicato come "anti-Ubertini" e poi sceso in campo con temi come l’importanza di un rapporto più stretto, ma sempre indipendente, tra università e altre istituzioni.  

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