Per una improvvisa indisposizione, il direttore d’orchestra Daniele Gatti ha dovuto rinunciare a portare a termine l’importante progetto che lo ha visto legato nell’ultimo triennio all’Orchestra Mozart dell’Accademia Filarmonica bolognese. Il ciclo delle nove sinfonie di Ludwig van Beethoven, la cui esecuzione era cominciata nel 2022 con la sinfonia ’Eroica’, proseguita nel 2023 con altre quattro sinfonie, e che si conclude quest’anno nel doppio appuntamento di giugno e settembre, vede le ultime due partiture affidate alla bacchetta prestigiosissima di Sir John Eliot Gardiner, che ha rapidamente accettato l’invito. Una sostituzione prestigiosissima, quella che attende questa sera il pubblico bolognese (Auditorium Manzoni, ore 20.30), considerato il peso e il valore dell’ottantunenne direttore inglese, che nella sua lunghissima carriera ha saputo dire parole nuove nell’interpretazione del repertorio più antico, da cui egli prese le mosse nel secolo scorso, riversando poi quell’esperienza sulla musica del Romanticismo e oltre, riproposta sotto una diversa luce.
In programma, dunque, le ultime due sinfonie beethoveniane: ultime del ciclo proposto dall’Orchestra Mozart e ultime nel celebrato catalogo del loro autore. L’Ottava e la Nona sinfonia, così diverse stilisticamente – leggera e brillante l’una, epica e densissima l’altra – si affiancheranno in un concerto particolarmente ricco, considerando che l’abitudine è invece oggi di proporre in forma autonoma la sola imponente Nona sinfonia, ad occupare l’intera serata. L’apporto vocale che richiede nel suo ultimo movimento verrà offerto dai solisti Lenneke Ruiten (soprano), Eleonora Filipponi (mezzosoprano), Bernard Richter (tenore) e Markus Werba (baritono), mentre il Coro sarà quello del Teatro Comunale diretto da Gea Garatti Ansini, in una speciale (e non solita) collaborazione fra le sue istituzioni. L’intero ciclo beethoveniano promosso dall’Accademia Filarmonica si è sviluppato in accordo con Ferrara Musica (che ha ospitato l’Orchestra Mozart ‘in residenza’ per la durata dell’intero progetto) e con la Società del Quartetto di Milano; main Partner la sempre benemerita Alfasigma S.p.A.
Marco Beghelli