Emergenza casa a Bologna, il Cua fa da sé: occupato Beyoo, studentato di 'lusso'

Gli attivisti del collettivo hanno preso ieri l’edificio di via Serlio

Il Cua in protesta

Il Cua in protesta

Bologna, 20 ottobre 2022 - Non volevano rimanere indietro gli attivisti di Cua. E così, da ieri pomeriggio, hanno anche loro la propria occupazione abitativa studentesca. Dopo Luna, l’occupazione di un palazzo Asp di via Capo di Lucca ad opera degli studenti legati al collettivo Labas, ieri i ragazzi del Cua hanno fatto irruzione e occupato uno studentato di lusso in costruzione in via Serlio, Beyoo, di fronte al Dlf.

I lavori dello studentato si sarebbero dovuti concludere lo scorso settembre. Ma così non è stato e la struttura, pronta per metà, è diventata così ‘terreno di conquista’ degli studenti del Collettivo universitario autonomo. Che mettono così in pratica quanto pianificato in settimane di assemblee in piazza Verdi.

"Per passare dalla parola ai fatti – scrivono sulla pagina Facebook –, per praticare quello cui per adesso abbiamo alluso, per contrastare quello che fino ad oggi abbiamo denunciato pubblicamente. Il buco nero appresentato dal problema immobiliare a Bologna", spiegano. Elencando: "Affitti alle stelle, borse di studio insufficienti, case fatiscenti, pochissimi annunci di stanze, padroni di casa strozzini, insufficienza delle infrastrutture pubbliche e ultimo ma non ultimo: totale sottomissione al grande, splendido mondo dei privati".

Questi i motivi dell’occupazione. Che è annunciata a oltranza, a meno che, come richiedono gli occupanti, il rettore Giovanni Molari e il responsabile della struttura di via Serlio non si siedano a un tavolo con loro e non acconsentano alle loro condizioni. Ossia, puntualizzano, "l’apertura immediata e sul posto, ovvero dentro Beyoo occupato, di un tavolo di trattativa. Pretendiamo – spiegano – che da questo tavolo esca la garanzia scritta di adibire i piani ancora in costruzione di Beyoo a case gratuite per studenti e studentesse in emergenza abitativa, per tutte quelle idonee non assegnatarie degli studentati Er.Go e pretendiamo, in fine, che i prezzi complessivi di ogni stanza dello studentato siano notevolmente ridotti, perché crediamo sia uno sputo in faccia alla miseria far pagare 700 euro al mese per una stanza in piena crisi economica, con un aumento mai visto delle bollette: 200 euro devono bastare". Pretese che appaiono complicate da esaudire. E la strada, per la liberazione dello stabile, guardato a vista dalla Digos, è tutta in salita.

 

 

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