CHIARA GABRIELLI
CHIARA GABRIELLI
Cronaca

Emergenza sfratti, il caso. Bolognina, niente sgombero. Polemica su Siid Negash

FdI attacca per il rinvio del procedimento a carico di ‘Casa del Mondo’. Il consigliere comunale era presente in via di Vincenzo: "Presidio da tutelare".

FdI attacca per il rinvio del procedimento a carico di ‘Casa del Mondo’. Il consigliere comunale era presente in via di Vincenzo: "Presidio da tutelare".

FdI attacca per il rinvio del procedimento a carico di ‘Casa del Mondo’. Il consigliere comunale era presente in via di Vincenzo: "Presidio da tutelare".

Sfuma lo sfratto alla sede delle Casa del Mondo, in via di Vincenzo in Bolognina: ma la vicenda diventa un caso politico. La mattina di martedì, ci sono stati attimi di tensione quando si è presentato l’ufficiale giudiziario nei locali Acer in uso all’associazione, che ha accumulato un debito di 27mila euro per l’affitto. Ad ’aiutare’ l’associazione, alcuni attivisti e il consigliere comunale Siid Negash (nella foto). Lo sfratto è stato rinviato di due mesi.

"È un’associazione che mette in campo tantissime attività, soprattutto per i bambini – le parole di Negash –, in un quartiere popolare dove ci sono bimbi che non hanno niente. Qui invece i piccoli trovano uno spazio sicuro e un aiuto per i compiti, è diventato una sorta di centro giovanile, un luogo di aggregazione importante. Qui, le donne di origine straniera hanno un posto a cui rivolgersi per i servizi più semplici, come ad esempio compilare dei moduli per la scuola, per la mensa, e così via. In una zona dove si spaccia e in cui circolano molti sbandati, quell’associazione è un presidio di legalità e comunità in un contesto di povertà che aumenta. È vero che ha problemi per pagare l’affitto, ma realtà come questa sono importantissime, vanno tutelate. I poliziotti sono importanti, ma c’è bisogno soprattutto di luoghi di vitalità". Lo sfratto è stato rinviato di due mesi. "Non io soltanto, ma tutta la giunta ha lavorato su questo. Ora l’associazione deve ripagare il debito, naturalmente. Vedremo se riuscità a farlo con una raccolta fondi. Se non pagheranno, certo, sarà difficile mantenere i locali, si tratta di un servizio pubblico".

Il gruppo FdI di Bologna ritiene "inaccettabile" quanto accaduto: un ufficiale giudiziario, accompagnato dalla polizia, è stato ostacolato nel suo lavoro da alcuni attivisti e dal consigliere Negash. Precisano che "non è irrituale che l’ufficiale giudiziario si presenti senza avviso, ma che sia irrituale, e inaccettabile, che un’associazione decida di non pagare l’affitto per un immobile pubblico. È vergognoso che un consigliere blocchi uno sfratto esecutivo, impedendo la regolare gestione delle risorse pubbliche".

Intervengono anche i consigliere regionali FdI, Marta Evangelisti e Francesco Sassone: "Cosa ne pensa Lepore di un consigliere comunale della lista che porta il suo nome che ha partecipato a una manifestazione finalizzata a impedire uno sfratto legittimo?" "Stiamo cercando di andare incontro alle esigenze concordate con loro, con il piano di rientro deciso ad aprile scorso – spiega Marco Bertuzzi, presidente Acer Bologna –. Ma, a parte l’acconto da 2.500 euro, non c’è stato più niente. Abbiamo provato a contattarli, ma sono scomparsi. Noi siamo disponibili, ma servono segnali di pagamento".