Emilia Romagna, la zona rossa continua: ospedali sotto stress

Allentamento dei divieti solo dopo Pasqua, forse da lunedì 12 aprile, nonostante il calo dei contagi e l’aumento dei guariti

Covid: l'Emilia Romagna potrebbe uscire dalla zona rossa lunedì 12 aprile

Covid: l'Emilia Romagna potrebbe uscire dalla zona rossa lunedì 12 aprile

Bologna, 26 marzo 2021 -  Oggi sono stati decisi i cambi di colore delle regioni e, con un indice di replicazione del virus che da qualche giorno ormai rimane al di sotto della soglia ’di sicurezza’ dell’1 (0,98), un calo dei contagi sempre più evidente e un aumento delle guarigioni, l’Emilia-Romagna avrebbe potuto sperare in un allentamento delle restrizioni previste per arginare il contagio da Covid-19. Invece, così non sarà: si rimarrà rossi almeno fino a dopo Pasqua, più probabilmente fino al 12 aprile prossimo.

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Una decisione mirata a dare un po’ di sollievo agli ospedali, i cui reparti Covid intensivi, subintensivi o di degenza ordinaria che siano – traboccano ancora di pazienti. Sebbene la situazione sia lievemente migliorata anche in quest’ambito rispetto alla settimana scorsa, si è ancora ben lontani da una condizione di sostenibilità, specialmente a lungo termine. Minando la tenuta di tutto il sistema ospedaliero, non solo quello dei reparti Covid.

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E siccome le conseguenze del calo dei contagi si proiettano sui ricoveri solo dopo due o anche tre settimane, come si è già potuto valutare durante le due precedenti ondate, ora non resta che mantenere la zona rossa un altro po’, per permettere alla sanità di riprendersi dallo scossone della terza ondata.

Una speranza però arriva ora anche dagli anticorpi monoclonali. La prima somministrazione, a base di un monoclonale singolo, è già stata effettuata su un paziente del Sant’Orsola, gestita proprio dagli infettivologi del Policlinico.

Il ministero della Salute ha già consegnato alla regione oltre 2.500 trattamenti destinati ad altrettanti pazienti, ma se ne attende un altro migliaio. La somministrazione di anticorpi monoclonali sarà per il momento riservata a un ’paziente tipo’, quello cioè in cura per il Covid con un quadro clinico lieve-moderato e che quindi non necessita di ricovero, ma presenta un rischio molto elevato di evolvere verso una forma grave (per esempio quindi una persona immunodepressa, o che ha subito un trapianto).

La Regione ha già predisposto raccomandazioni per l’impiego dei monoclonali, attraverso uno specifico Gruppo di lavoro. Le confezioni saranno distribuite ad Ausl e Policlinico in proporzione all’incidenza dei nuovi casi di Covid diagnosticati tra l’8 al 14 marzo scorsi.  

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