Bilal Erdogan indagato per riciclaggio

Il figlio del leader turco è accusato di aver introdotto illecitamente in Italia importanti somme di denaro. L’inchiesta nasce dall'esposto presentato da un oppositore politico

Bilal Erdogan, figlio del leader turco Recep Tayyip

Bilal Erdogan, figlio del leader turco Recep Tayyip

Bologna, 16 febbraio 2016 – A seguito dell’esposto presentato da Murat Hakan Huzan, imprenditore e oppositore politico di Recep Tayyip Erdogan, la Procura (il pm è Manuela Cavallo) ha indagato il figlio del leader turco, Bilal Erdogan, per riciclaggio. L’oppositore politico di Erdogan, rifugiato in Francia, chiedeva, attraverso il suo avvocato Massimiliano Annetta del foro di Firenze, di indagare su eventuali somme di denaro portate in Italia da Bilal. Nell’esposto si parlava anche del fatto che Erdogan sarebbe arrivato a Bologna con un folto contingente armato di guardie del corpo, cui non sarebbe stato consentito l’ingresso in Italia da parte delle autorità: in poche ore sarebbero quindi arrivati loro passaporti diplomatici turchi.

Bilal Erdogan, difeso dall’avvocato Giovanni Trombini, si è trasferito in Emilia in autunno per un dottorato alla Johns Hopkins University. A dicembre sul muro dell’università erano apparse scritte come ‘Erdogan terrorista’, così come su altri palazzi della zona, per le quali Erdogan ha presentato una querela.

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