Unibo, esame annullato in ateneo: "Avevano già le risposte"

Bufera sul test che dà accesso al concorso per poter insegnare a scuola. Un’email: "I quesiti circolavano prima della prova". La rabbia di 750 studenti

Il prorettore alla Didattica Roberto Vecchi: l’esame ha coinvolto oltre 750 studenti

Il prorettore alla Didattica Roberto Vecchi: l’esame ha coinvolto oltre 750 studenti

Bologna, 26 giugno 2022 - Un esame che ha coinvolto più di 700 studenti annullato, perché qualcuno "ha copiato". E alla grande, sottolinea la stessa università, a cui è arrivata una ‘soffiata’ che ha messo in luce come, prima e durante l’esame, siano circolati tutti i quesiti papabili, con tanto di risposte. L’amarezza e la delusione emergono dalle parole di un universitario che ha deciso di rivolgersi al Carlino dopo l’annullamento il test, a suo dire ingiusto. Ma riavvolgiamo il nastro.

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Mercoledì scorso si è svolto il secondo appello dell’esame relativo al ‘Percorso formativo 24 cfu’: un curriculum obbligatorio dal 2017, che consente di avere accesso al concorso nazionale per insegnare nelle scuole secondarie di primo e secondo grado, previo il raggiungimento di crediti in materie antropo-psico-pedagogiche, a cui possono partecipare tutti i cittadini regolarmente iscritti in un ateneo – anche diverso dal nostro – o laureati. "Tutto normale" durante la prova, segnala lo studente, salvo l’imminente arrivo del provvedimento dell’Alma Mater: "Esame revocato".

Nel documento si legge come il test sia stato annullato – sarà ricalendarizzato presumibilmente a ottobre – in quanto, mercoledì scorso, la stessa università ha ricevuto "una comunicazione email da parte di uno studente". Nel messaggio veniva denunciata "la circolazione di tutti i quesiti e le relative risposte dei panieri di domande da 100 quesiti ciascuno, per gli esami dei quattro insegnamenti del Percorso 24 cfu, da cui l’azienda incaricata per le selezioni (Selexi srl, ndr) attingeva per erogare in maniera randomizzata, a ciascun candidato, i 20 quesiti previsti per ogni prova, allegando alla mail anche i file contenenti i quesiti stessi e le risposte". Una segnalazione molto precisa, insomma, tanto da spingere l’Alma Mater ad avviare gli accertamenti del caso e ad annullare la prova "in autotutela".

Roberto Vecchi, prorettore alla Didattica dell’Unibo, puntualizza come "l’ateneo abbia ricevuto una circostanziata segnalazione relativa alla diffusione dei quesiti e delle risposte prima della prova", e come siano "in corso tutti gli accertamenti volti a chiarire i fatti". Ma la rabbia degli studenti che si sono visti annullare la prova non si placa.

"Stiamo lavorando per garantire agli studenti soluzioni tempestive", aggiunge Vecchi. Sul gruppo Telegram creato appositamente per gli studenti del corso, le lamentele piovono a valanga: da chi punta il dito contro le "precauzioni mortificanti" adottate per lo svolgimento della prova online, come il controllo delle orecchie in webcam per confermare l’assenza di auricolari, a chi minaccia azioni legali. Mentre dall’ateneo, intanto, comunicano che non è stata ancora sporta denuncia.

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