Sesso, due giornalisti finti escort per 7 giorni

Tante offerte, anche dai vip. Ha avuto più successo lui di lei

Finta escort

Finta escort

Bologna, 18 dicembre 2016 - Per una settimana due nostri giornalisti si sono finti escort. Sui principali siti per accompagnatori di Bologna, Ancona, Roma, Torino e Milano Valentina Reggiani e Vincenzo Malara hanno ricevuto in totale quasi 200 chiamate di potenziali clienti pronti a pagare per le loro presunte prestazioni. Prima sorpresa: lui ha avuto più chiamate di lei. E le proposte sono state anche assai bizzarre...

«SE mi raggiungi a Varese, ti do 300 ‘roselline’». «Puoi anche restare via qualche giorno? Perché sarei disposto a pagare di più». Non cercano soltanto sesso. Poi sì, è vero, il confine con il ‘perverso’ è labile alcune volte. Ma la maggior parte dei ‘clienti’ che hanno contattato Jessica la ‘Venere Bianca’, cioè la sottoscritta, giornalista che si è finta escort per una settimana, si sono mostrati insicuri, quasi timidi. Avevano voglia di parlare, chiedevano tempo e, per quella mezz’ora in più, erano disposti a fare anche qualche regalo, non solo economico. «Dammi l’indirizzo che ti regalo quello che vuoi. Cosa ti piacerebbe ricevere?». Non ho neppure fatto in tempo ad inserire l’annuncio on line, su Bakeca e altri siti ‘del settore’ come Sessoescort.com che il telefono ha iniziato a squillare. Ho fatto anche un conto facile; tra le proposte e le somme messe in gioco avrei guadagnato qualcosa come 5 o 6mila euro in pochi giorni.

In molti non vogliono il profilattico. «Ti pago molto di più, anche il doppio, ma non lo voglio usare». In sei giorni il telefonino ha squillato 75 volte. In cinquantadue casi gli interlocutori chiedevano incontri su Bologna centro, gli altri a Milano oppure Varese.  Se avessi accettato di spostarmi, la posta in gioco sarebbe stata molto più alta. «Che ne dici di un week end al mare» – mi ha chiesto un tipo dalla voce roca – «Perché no, ho risposto, ma sotto i cento all’ora solitamente non scendo. La cifra diventa altina». «Non mi preoccupa. Vieni qui e ne parliamo, così intanto ti provo e vedo se vali i miei soldi», mi ha detto. Un po’ come un elettrodomestico.   SINGOLARE – ma non così tanto se ci si pensa – il silenzio del mio telefonino durante i giorni di festa. Perché, è ovvio, far partire qualche chiamata da casa non è poi così conveniente. Perché – l’inchiesta è anche questo - spidocchiando i numeri molti dei numeri sono risultati collegati a grandi aziende, in particolare del Bolognese.    QUASI tutti i clienti hanno avanzato proposte standard. Certo è che gli incontri avrebbero potuto essere ben diversi se realizzati e magari più rischiosi rispetto alle aspettative ‘telefoniche’. Un cinquanta per cento degli interlocutori si è mostrato ‘spaventato’ e timido. «Ecco, se mi dici dove ti trovo arrivo. Ho letto che sei forte sul sesso orale. Magari mi basta quello, mi ha detto un giovane dalla voce tremolante». Qualcuno si è lanciato un po’ di più: «Ma tu sai fare proprio tutto? Io vorrei andare avanti almeno un’ora, se hai tempo. Posso portare qualche gioco?». A chiamare anche due o tre personaggi più ‘ansiosi’, probabilmente in cerca di una sveltina in pausa pranzo, per alleggerire la giornata di lavoro: «Vanno bene cento euro per un orale veloce? Pensavo a venti minuti». Poi ci sono i romantici, quelli che mi hanno detto: «Andiamo a cena, poi vediamo». Cosa vorresti? Ho chiesto in più occasioni. E almeno due clienti hanno risposto: «Lo decidiamo insieme. Non c’è fretta. Voglio godermi la serata». 

di VALENTINA REGGIANI

***

IL CELLULARE inizia a squillare già dopo un paio di minuti. L’annuncio è fresco di pubblicazione su Milano, Bologna, Roma, Torino e Ancona. Poche righe, molti brividi ‘hot’: «Un cliente tempo fa mi ribattezzò ‘White Stallion’ e da allora mi faccio chiamare solo con questo soprannome». Immancabili un paio di foto sexy a corredo con gli addominali bene in vista e qualche informazione più dettagliata sul tipo di prestazioni offerte. 
E’ stato in particolare il mondo maschile a rispondere in maniera verace sin da subito con telefonate e messaggini non-stop, rivelando un sottobosco di clienti, molti insospettabili e non necessariamente omosessuali, alla ricerca di un po’ di amore mercenario . Dal lunedì al sabato, il periodo in cui abbiamo tenuto attiva la sim comprata appositamente per l’inchiesta, sono state 105 le richieste di prestazioni ricevute complessivamente via telefono (al primo posto Bologna con 42), più venti messaggi per incalzarci a fornire fotografie esplicite dei genitali via WhatsUp. Età media? Tra i trenta e i quaranta, seppur nell’elenco delle chiamate appaiano anche due 60enni. 
 
CENTO euro il ‘regalino’ minimo per «fare per una cosa normale», che però nella maggior parte dei casi il cliente rivedeva all’insù (fino a 300 euro) per esaudire le sue voglie più piccanti, tra cui l’unica citabile, per non scadere nello scabroso, è stata la richiesta di travestirci da sacerdote per inscenare un siparietto ‘hot’. 
Sesso a parte, sono entrate in gioco due componenti sociali e psicologiche inaspettate: la prima relativa all’altissimo numero di individui che si sono lasciati andare a lunghi sfoghi rivelando di non riuscire a fare outing, preferendo pagare per dare sfogo alla propria sessualità.
 
SECONDO retroscena, gli uomini che ci hanno confidato di trasgredire con lo stesso sesso nonostante fossero sposati, oppure che volevano provare per la prima volta un rapporto gay pregandoci «di essere delicati». La disinvoltura di alcuni clienti, poi, è sfociata in proposte economicamente dorate. «Sei libero per Capodanno? Cena e notte insieme: vanno bene 700 euro?». E ancora: «Cosa fai la prossima estate? Ti va di accompagnarmi sul Mar Rosso per una settimana?». Fruttuosa la trattativa sul prezzo.«Posso regalarti 2mila euro tutto pagato, incluse le escursioni». Non sono mancate avances sadomaso, fetish e un 60enne pronto a versarci 500 euro per fargli da ‘Master’, ovvero sottometterlo e frustrarlo.
Insomma, un’antologia del sesso mercenario dalla A alla Z senza limiti. Nota di colore, le verifiche fatte su molti cellulari semplicemente digitando i numeri su Google: specialmente sotto le Due Torri, sono saltati fuori nominativi di insospettabili imprenditori e negozianti della Bologna bene notoriamente sposati. Del resto, un (vero) escort affidabile e quotato sul mercato deve sapere custodire anche certi tipi di segreti. E più sono grandi e più sale il cachet.
 
di VINCENZO MALARA
è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro