In pianura ha rotto l’argine, esondato in più punti ed allagato interi paesi. Ma altri grossi danni il torrente Lavino li ha fatti anche nella parte del bacino montano, tra Monte San Pietro e Sasso Marconi, dove è esondato in più punti, danneggiando guadi, provocando lo sgombero di famiglie e soprattutto erodendo strade e cortili, arrivando anche a ridosso di abitazioni e attività economiche.
Emblematico il caso della Trattoria Rivabella al Parco Verde, in destra idraulica e territorio di Sasso Marconi, dove il torrente ha inghiottito quasi 200 metri di strada isolando un nucleo di abitazioni e lasciando tutti senza accesso in auto.
"E’ vero che la strada che porta qui non c’è più. Però i nostri clienti possono arrivare da noi attraverso un ponte pedonale, qua di fronte, in sicurezza", hanno spiegato i gestori di questo locale storico che nonostante tutto non hanno mai chiuso, continuano a cucinare per i loro clienti, che non li hanno abbandonati.
E’ rimasta con una sola via di accesso la borgata che si sviluppa intorno all’agriturismo La Palazzina a Monte San Giovanni: otto famiglie, uno spaccio aziendale, agriturismo e stalle a ridosso del Lavino. Riaperta dopo sei giorni la vicina strada per San Chierlo, ma grande preoccupazione per l’erosione del torrente.
"A valle la corrente si è mangiato la strada scoprendo anche la condotta ad alta pressione di Hera che porta acqua fin su ai Bortolani e Tolè -mostra il titolare Giordano Nanni- (nella foto).
Le nostre associazioni di categoria ci hanno abbandonati, e dobbiamo ringraziare la sindaca di Monte San Pietro, Monica Cinti se siamo riusciti ad evitare che la piena ci portasse via anche la strada a monte. Speriamo venga messa al più presto in sicurezza e noi siamo pronti a fare la nostra parte" dice Nanni che racconta le grandi difficoltà nella semina e nella preparazione dei terreni che affrontano gli agricoltori.
Intanto la prima cittadina di Monte San Pietro illustra i lavori di pulizia delle sponde in corso lungo il fiume che la Regione aveva iniziato già prima delle ultime piogge: "A valle del ponte della Maremmana, lungo l’abitato di Calderino, sono in corso lavori alle briglie, gabbionate e protezioni di argini e ponti".
g.m.