Bologna, 4 novembre 2024 – I server della Toyota di Borgo Panigale sono stati dissequestrati dopo l’estrazione dei dati necessari alle indagini da parte dei periti nominati dal Tribunale e dai tecnici di Toyota.
“Hanno dissequestrato i server ma non il sito, appena ci saranno elementi su questo ci riconvocheremo in questa sede e faremo il punto. C’è stato un impegno formale dell’azienda a mantenere la produzione e a continuare a investire su Bologna, ma i numeri e la forma non sono entrati nel dettaglio, questo lo si affronterà nelle prossime riunioni”. Lo ha sottolineato ieri il sindaco, Matteo Lepore, al termine dell’incontro in Città metropolitana con i sindacati, i vertici della Toyota e la Regione, in merito al situazione dell’azienda, dopo che lo scorso 23 ottobre in seguito a una esplosione sono morti due operai e altri undici sono rimasti feriti. Sulla vicenda la Procura ha aperto una inchiesta per omicidio e lesioni colpose.
“Il tema vero che abbiamo posto al tavolo è nei confronti di Toyota, cioè la garanzia su quella che è la continuazione dell’attività produttiva, con queste dimensioni, con questo tipo di investimento e con questo livello occupazionale – dichiara Simone Selmi, segretario generale della Fiom-Cgil Bologna –. Siamo di fronte a una multinazionale mondiale e, per quel che ci riguarda, c’è un minimo di preoccupazione sul prosieguo dell’attività produttiva sul territorio di Bologna”.
Stefano Lombardi, segretario Uilm Bologna, afferma che “l’azienda ha ribadito di sentirsi parte integrante del territorio bolognese. Ora ovviamente c’è bisogno che dalle parole si passi ai fatti. Noi abbiamo 84 lavoratori interinali e quindi necessità di affrontare quel tema per avere qualche certezza in più”.
“Abbiamo chiesto piena tutela per i dipendenti di Toyota, per i lavoratori somministrati e per quelli delle aziende in appalto, garantendo a tutti continuità occupazionale e salariale”, spiega anche Mario Garagnani della Fiom-Cgil Bologna.
La situazione più incerta riguardava i lavoratori dei servizi in appalto, ma, a quanto pare, sulle mense (Camst) e sulle pulizie (Ecoclean) l’accordo sarebbe vicino.
Come viene annunciato dai partecipanti, per il momento il tavolo verrà riconvocato appena ci saranno novità che possano consentire lo sviluppo delle attività in modo collegiale.