Espulso, viveva in una casa Acer: arrestato

Nell’appartamento Acer da tempo non abitava più il legittimo assegnatario, ma quattro stranieri, che si erano sistemati nell’alloggio di via dello Scalo senza averne diritto. Tra i quattro marocchini controllati ieri dai poliziotti del commissariato Santa Viola, intervenuti assieme ai colleghi del Reparto mobile e ai tecnici dell’Azienda casa, anche un trentottenne che era stato accompagnato alla frontiera a giugno del 2019 e che era però rientrato illegalmente in Italia. L’uomo è stato di conseguenza arrestato e, ieri mattina, in direttissima, è stato disposto per lui l’obbligo di firma con il nulla osta per una nuova espulsione. Anche un altro dei suoi coinquilini è risultato irregolare e affidato all’ufficio Immigrazione. L’intervento era nato a seguito di una serie di segnalazioni arrivate ad Acer dagli altri inquilini del palazzo, che nella casa che sapevano assegnata a un italiano vedevano da tempo soltanto i quattro stranieri.

Così l’Azienda casa, con la polizia locale, ha avviato degli accertamenti, scoprendo che il legittimo assegnatario se ne era andato a vivere da un’altra parte, lasciando la casa (o subaffittandola, la questione è adesso all’attenzione dell’Acer) nella disponibilità dei quattro marocchini. All’esito delle verifiche, è partito l’iter che ha portato all’emissione dello sfratto per abbandono dell’alloggio, eseguito martedì mattina, con il supporto della polizia che ha poi arrestato il trentottenne. "Noi facciamo sempre verifiche approfondite quando ci vengono segnalate situazioni anomale – spiega il presidente dell’Acer Marco Bertuzzi – e tutte le segnalazioni hanno sempre un seguito. Per questo ribadisco l’importannza che gli inquilini ci informino di eventuali problemi o situazioni sospette, perché queste parole non cadono mai nel vuoto e, come in questo caso, portano a emergere situazioni di illegalità". L’appartamento adesso sarà messo in sicurezza e ripristinato, così da poterlo poi assegnare a chi si trova in graduatoria.

n. t.

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