Eternit, vertici aziendali archiviati

Il Tribunale di Reggio Emilia ha archiviato, su richiesta della Procura, l'inchiesta su 52 morti per presunta esposizione all'amianto. L'associazione Afeva annuncia nuove cause singole.

È stata archiviata dal tribunale di Reggio Emilia, su richiesta della Procura, l’inchiesta aperta dopo un esposto presentato dal sindaco di Rubiera su 52 morti fra il 1985 e il 2014 per presunta esposizione all’amianto prodotto dalla Icar spa (poi ‘Industria Eternit Reggio Emilia spa’) a Rubiera. Sul registro degli indagati per omicidio colposo erano stati iscritti Stephan Ernst Schmidheiny (ultimo proprietario dell’azienda) e Luigi Giannitrapani (ex ad). Il fascicolo era stato inviato alla magistratura reggiana dopo che, nel 2016, a Torino in processo ‘Eternit-bis’ era stato spacchettato in quattro tronconi. Le varie inchieste hanno avuto però destini diversi: a Torino, Napoli e Novara, nel tempo, si è arrivati a diverse condanne per il magnate svizzero. A Reggio Emilia invece il processo non è mai iniziato. Il gip ha archiviato nel 2021, in piena emergenza Covid, su richiesta della stessa procura. Secondo il pm risulterebbe "impossibile attribuire agli indagati la responsabilità per la mancanza di accertamento del nesso di causalità tra il momento della incubazione e quello della morte". Ora l’associazione Afeva (familiari delle vittime) annuncia nuove cause singole.