Evade dai domiciliari e va in Spagna Trentenne arrestata ed estradata

La donna, romena, a suo carico ha tre ordinanze di custodia in carcere per furti agli anziani con la tecnica dell’abbraccio

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Era scappata dagli arresti domiciliari ad Anzola ed è stata arrestata nei giorni scorsi dalla polizia di frontiera dell’aeroporto di Linate, a Milano. Si tratta di una giovane romena di 30 anni, G. S., che è stata prima tratta in arresto a Madrid, in Spagna, in esecuzione di un mandato d’arresto europeo e quindi è stata estradata in Italia.

La donna derubava le persone che incontrava, utilizzando la tecnica dell’abbraccio. Il mandato era stato emesso dal Gip del tribunale di Pordenone su richiesta dei carabinieri della stazione di Anzola che ne avevano accertato l’evasione dagli arresti domiciliari. La donna, infatti, che scontava i domiciliari con braccialetto elettronico, in una struttura ricettiva di Anzola, era evasa nel giugno dell’anno scorso dopo aver rimosso il dispositivo elettronico. Per poi far perdere le proprie tracce fino ad incappare nelle forze dell’ordine spagnole.

La romena ha a suo carico tre ordinanze di custodia cautelare in carcere, provvedimenti emessi da altrettanti Gip di tre province diverse, Pordenone Macerata e Urbino, perché ritenuta responsabile dei reati di furto con destrezza - con l’ormai famigerata tecnica dell’abbraccio - ai danni di persone anziane.

La ragazza sceglieva le vittime a caso, nei pressi di mercati rionali o grandi supermercati, le avvicinava con una banale scusa o chiedendo informazioni e poi le abbracciava in segno di ringraziamento. E in quel frangente rubava orologi, collanine o altri beni preziosi. In una circostanza è accusata anche di violenza sessuale perché per riuscire nel suo intento aveva palpeggiato un uomo anziano nelle parti intime per confonderlo e per derubarlo.

Pier Luigi Trombetta

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