REDAZIONE BOLOGNA

Bologna, la maxi evasione del campione di poker scoperta dalla Finanza

Il 31enne Camosci, secondo quanto appurato dalle Fiamme Gialle, non avrebbe mai dichiarato le sue vincite: recuperati a tassazione 1,5 milioni di euro di redditi da lavoro autonomo

Gli accertamenti della guardia di Finanza hanno coinvolto anche il campione di poker bolognese Enrico Camosci (foto da Instagram)

Gli accertamenti della guardia di Finanza hanno coinvolto anche il campione di poker bolognese Enrico Camosci (foto da Instagram)

Bologna, 28 aprile 2025 – Non avrebbe mai dichiarato le proprie vincite. Enrico Camosci, 31 anni, bolognese, uno dei migliori giocatori al mondo di poker live, è stato sottoposto ad una verifica fiscale dalla Guardia di Finanza, nucleo operativo metropolitano di Bologna.

L’indagine della Guardia di Finanza

La ricostruzione della sua posizione, preventivamente condivisa con l’Agenzia delle Entrate e da cui è successivamente scaturita la denuncia per omessa dichiarazione, è stata fatta anche attraverso la ricerca di informazioni sui siti specializzati e sui social, consentendo di recuperare a tassazione oltre 1,5 milioni di euro di redditi da lavoro autonomo, derivanti dall'attività sportiva svolta in forma abituale e professionale al di fuori dell'Unione Europea.

Come funziona la tassazione dei premi

Se da un lato, spiegano infatti le Fiamme Gialle, i premi corrisposti da case da gioco autorizzate all'interno dell'Unione Europea non vanno dichiarati, in quanto soggetti a ritenuta alla fonte, quelli conseguiti al di fuori del territorio comunitario costituiscono reddito per l'intero ammontare percepito.

I gamers 

Nel processo di digitalizzazione dell’economia nell’ultimo decennio agli sportivi tradizionali, si sono affiancati i cosiddetti “gamers”, ossia coloro che partecipano a competizioni di e – sport, svolte sotto forma di leghe e tornei in cui singoli giocatori o team di professionisti si sfidano su piattaforme virtuali.

In tale ambito è finito sotto la lente dei finanzieri il fenomeno del poker sportivo, disciplina che registra a livello globale premi milionari corrisposti ai vincitori dei maggiori tornei internazionali e che trova nel “Texas hold 'em” la variante di gioco più diffusa, dove emergono le abilità matematiche, strategiche e psicologiche dei giocatori.

Nuovi controlli

Ora, concludono dalla Guardia di finanza, sono in corso verifiche "nei confronti di altri 'lavoratori sportivi', figura introdotta dalla recente riforma dello sport".