Bologna, 1 ottobre 2024 – Sette arresti e cinque persone irregolari che verranno rimpatriate su un totale di 32 persone extracomunitarie ritrovate all’interno dell'ex caserma Stamoto. È questo il bilancio del maxi blitz eseguito dalla polizia questa mattina fra viale Felsina e via Massarenti a Bologna. Si è trattato di una vasta operazione “ad alto impatto” della Polizia di Stato che ha anche sequestrato quantitativi di droga. Infatti l’area, che ospita da tempo numerosi extracomunitari, è diventata zona di spaccio.
"Vorrei rivolgere un sentito ringraziamento alle forze dell’ordine che, con il coordinamento di Questura e Prefettura di Bologna, sono intervenute alla ex caserma Stamoto - scrive a fine giornata il sindaco Matteo Lepore -. Una risposta alle segnalazioni dei cittadini, con i quali ci siamo presi l’impegno di presidiare e intervenire periodicamente, l’operazione messa in campo oggi va nella direzione giusta. Il Comune conferma la propria disponibilità ad acquisire l’area di proprietà del demanio tramite una permuta".
In seguito alla perquisizione la polizia ha arrestato tre marocchini per il reato di detenzione ai fini spaccio di sostanza stupefacente, a cui sono state sequestrate oltre 30 palline di cocaina. Sono stati arrestati quattro marocchini per furto di energia elettrica, i quali avevano approfittando di un allaccio abusivo alla rete di distribuzione elettrica. Sono poi stati individuati 5 soggetti irregolari sul territorio nazionale, fotosegnalati sul posto e trattati dal personale dell’Ufficio Immigrazione che procederà, dunque, al loro allontanamento. In particolare si tratta di due tunisini, un algerino e un gambiano che verranno accompagnati ai centri di permanenza per il rimpatrio. Invece un altro tunisino verrà accompagnato coattivamente alla frontiera, cui seguirà imbarco aereo per il rimpatrio.
Complessivamente sono stati individuati all’interno e controllati 32 cittadini extracomunitari, delle seguenti etnie: prevalentemente marocchini, ma anche tunisini, etiopi, somali e gambiani.
FdI a Bologna ringrazia le Forze dell'ordine per l'operazione scattata stamattina all'ex caserma Stamoto ma, allo stesso tempo, sottolinea che manca "continuità" nelle iniziative di contrasto alla criminalità e controllo del territorio. "Ringraziamo e ci complimentiamo con le Forze dell'ordine - scrivono in una nota i consiglieri comunali meloniani - per l'operazione alto impatto condotta fin dalle prime ore di questa mattina alla ex Stamoto", che ha visto il dispiegamento di oltre 300 poliziotti.
"Tuttavia non può trattarsi di un'iniziativa sporadica e ancor meno di un'azione sottoposta al giudizio del sindaco e di chi non ha cuore il tema sicurezza dei cittadini", aggiunge il gruppo consiliare di Fdi: "È necessario dare continuità alle iniziative in ambito della sicurezza anche nel contrasto alla criminalità comune, con una presenza continua e costante sul territorio che esercita una pressione importante su zone sempre più degradate e lasciate allo sbando a causa dell'assenza di chi avrebbe dovuto presidiarle", concludono Francesca Scarano, Stefano Cavedagna, Fabio Brinati, Felice Caracciolo, Francesco Sassone e Manuela Zuntini.
"Maxi operazione di polizia alla Stamoto è ottima notizia e la riprova del grande impegno della Questura e delle forze dell'ordine anche su quel comparto. Ora, più che mai, tocca all'Amministrazione Comunale (oltre che alla Magistratura) fare la propria parte fino in fondo per la riqualificazione di tutta quell'area, dove non solo la ex Stamoto, ma altre aree e immobili pubblici sono preda di balordi e malviventi e base di spaccio per l'intera città. Parliamo di immobili comunali con l'Hotel Villa Azzurra di viale Felsina, dismesso dall'Amministrazione, senza che vi siano prospettive concrete di un suo riutilizzo e ora base di appoggio e vera e propria dimora per gli spacciatori. Lo Stato nuovamente ha fatto la sua parte, batta un colpo anche il Sindaco" si legge nella nota di Nicola Stanzani, Capogruppo Forza Italia in Consiglio Comunale
Sono in corso di esecuzione perquisizioni da parte di oltre 300 operatori della Polizia di Stato, fra personale della Squadra Mobile della Questura, del Commissariato di Bolognina Pontevecchio, dell'Ufficio Immigrazione, della Polizia Scientifica, dei Reparto Prevenzione Crimine, del Reparto Mobile, del Reparto Volo e delle unità cinofile antidroga.
L'area, estesa per oltre 120.000 metri quadrati, e che consta di 18 edifici fatiscenti, da tempo ospita numerosi extracomunitari, prevalentemente di etnia magrebina, dediti ad attività illecite, in particolare spaccio di sostanze stupefacenti.