NICOLETTA TEMPERA
Cronaca

Ex Cierrebi, occupazione bloccata. La Digos denuncia diciotto persone

‘Taz’ bloccata sul nascere dai poliziotti della Digos al già martoriato ex Cierrebi di via Marzabotto. Dove, venerdì sera, un...

‘Taz’ bloccata sul nascere dai poliziotti della Digos al già martoriato ex Cierrebi di via Marzabotto. Dove, venerdì sera, un gruppo di persone del collettivo Bakkano, riconducibili all’ambiente dell’ex Xm24, hanno fatto irruzione con l’intenzione di organizzare una ‘zona temporaneamente autonoma’. Ossia un mini rave, che nelle intenzioni degli organizzatori sarebbe dovuto durare tutto il weekend. Invece, la polizia ha messo loro i bastoni tra le ruote: grazie alla sua quotidiana attività di monitoraggio, la Digos è riuscita a intercettare l’intenzione di attuare all’ex impianto sportivo un’occupazione per lo svolgimento del party abusivo.

Così in via Marzabotto, assieme a diversi equipaggi Digos, venerdì sono arrivate anche due squadre del Reparto Mobile: dentro al Cierrebi c’erano già alcune decine di persone che erano entrate forzando un cancello, poi richiuso con una catena.

L’intervento della polizia, con la collaborazione dei vigili del fuoco, ha fatto sì che gli occupanti aprissero i cancelli permettendo così la liberazione dell’area.

All’interno dell’impianto sportivo dismesso sono state identificate diciotto persone, tutte riconducibili al movimento Bakkano, che sono state denunciate per invasione di terreni ed edifici. Uno di loro risponde anche di resistenza a pubblico ufficiale. Nel corso dell’intervento sono state anche sequestrate diverse casse, un amplificatore e tre generatori di corrente.

Mentre gli agenti erano al lavoro, fuori del centro sportivo si sono radunate un centinaio di persone che avrebbero voluto prendere parte alla Taz, un numero che sarebbe stato destinato sicuramente a crescere se la Digos non avesse intercettato per tempo la festa, tra l’altro in una zona molto abitata. Intanto, ieri mattina, gli attivisti del comitato ‘ViviAmo Bologna’ si sono ritrovati di fronte all’ex Cierrebi, per protestare contro il progetto Go Fit. "Mai e poi mai – hanno detto – permetteremo che il Cierrebi diventi un centro sociale, sia chiaro a tutti, istituzioni e agitatori di professione. Vogliamo vedere il blitz dell’altra sera in positivo, come una protesta contro una vergogna come la chiusura illegale del Cierrebi".

n. t.