ROSALBA CARBUTTI
Cronaca

Ex Cierrebi: quando partono i lavori. Ancora scintille sul progetto di Go fit

Consiglio di quartiere aperto con un centinaio di persone. Li Calzi tiene il punto: “È un progetto di valore che terminerà a fine 2026. Il vincolo cimiteriale? C’è l’ok dell’Ausl”. L’associazione ‘Viviamo Bologna’ attacca: “Un supermercato del fitness”

Il rendering del nuovo centro Go Fit in via Marzabotto, restyling dell'ex Cierrebi

Il rendering del nuovo centro Go Fit in via Marzabotto, restyling dell'ex Cierrebi

Bologna, 5 marzo 2025 - L’ex Cierrebi dopo anni di chiusura e abbandono guarda al futuro. O, almeno, è quanto illustrato martedì sera al Consiglio di Quartiere aperto dall’assessora allo Sport Roberta Li Calzi, presentando il progetto della società spagnola Go fit che dovrebbe far rinascere il glorioso impianto sportivo di via Marzabotto, abbandonato da anni. All’incontro, con un centinaio di persone tra consiglieri comunali, il presidente del Porto-Saragozza Lorenzo Cipriani e il dg del Comune Valerio Montalto, comitati, cittadini e associazioni, non è mancato un confronto acceso tra amministrazione e residenti. Tra domande, richieste di approfondimento e critiche.

Un Consiglio aperto convocato in occasione del termine della Conferenza dei servizi, così da porre all’attenzione della cittadinanza i punti fermi del progetto: “Abbiamo spiegato tutto, anche dal punto di vista tecnico. In modo trasparente“, fa sapere Li Calzi. Che, tra l’altro, aggiorna la road map spiegata qualche settimana fa: “A breve il dossier approderà in consiglio comunale, così da avviare i lavori prima dell’estate. L’ipotesi è terminare il restyling del centro sportivo di via Marzabotto alla fine del 2026, al massimo a gennaio 2027”. “L’investimento di Go Fit, dal valore di 20 milioni di euro, prevede campi da tennis, padel, basket e pallavolo. Poi ci saranno le piscine e chiaramente il ’core business’ della società spagnola: il fitness. E’ un progetto di valore che va a riqualificare un’area che da tempo non era utilizzata dalla cittadinanza, che rimane a vocazione sportiva, come volevamo, e si baserà sulla convenzione per l’uso pubblico di diversi spazi, di certo un valore aggiunto per i residenti del quartiere e di Bologna“, dice soddisfatta Li Calzi.

Ma l’associazione Viviamo Bologna - che da anni con il suo presidente Vincenzo Donati porta avanti la battaglia per salvare il Cierrebi - non approva la direzione presa dall’amministrazione. E, in una nota, mette in fila le tante criticità del nuovo centro targato Go Fit. “Dopo anni di abbandono ci viene presentato un progetto che, di fatto, è un supermercato del fitness, in termini ambientali ed urbanistici ancora più impattante del precedente progetto del centro commerciale già bocciato. Come associazione – spiega la nota di Viviamo Bologna - siamo intervenuti nel procedimento amministrativo di approvazione di tale progetto verificando che si tratta dell’edificazione di un uno scatolone di 2 piani fuori terra di circa 60.000 metri cubi e della superfice di circa 7.000 mq. con un ingente aumento di volumetria rispetto al volume esistente, una mega colata di cemento per realizzare un centro benessere e 300 nuovi parcheggi. Insomma, una vera e propria speculazione edilizia”. Ma non solo. Durante l’incontro sono stati messi in fila altri due punti delicati del restyling dell’ex Cierrebi: il vincolo cimiteriale (visto che è a pochi metri della Certosa) e l’uso pubblico del centro sportivo, su cui l’associzione vede “opacità“. Li Calzi chiude la discussione: “Terminata la Conferenza dei servizi abbiamo acquisito tutti i pareri, compreso quello positivo dell’Ausl sul vincolo cimiteriale“. Tra la ventina di interventi nell’accesa serata sull’ex Cierrebi non è mancato anche un botta e risposta tra l’assessora e l’ex segretario regionale della Cgil Danilo Gruppi sui futuri usi pubblici dell’impianto sportivo.

La storia dell’impianto sportivo

Passati gli anni d’oro quando i migliori tennisti del mondo si sfidavano nei campi del blasonato complesso sportivo di proprietà del Bologna calcio, da anni il centro sportivo è nel mirino di cittadini e comitati che ne denunciano il degrado, chiedendo di riaprirlo. Il passo in avanti verso una recupero del complesso sportivo vicino alla Certosa si ebbe nel 2022 quando il Bologna e Go fit firmarono un contratto preliminare di cessione del diritto di superficie, dettagliando un affitto di 40 anni, oggi saliti a 43.