
Albano (FdI), sottosegretario al Mef: "C’è il progetto per studentati ed edilizia, bando entro il 2026. L’amministrazione locale deve firmare l’accordo: si attivi, invece che accusare il Governo di inerzia"
Bologna, 6 luglio 2025 – L’ex caserma Stamoto è da anni in stato di abbandono e teatro noto di rave, spaccio, accoltellamenti, al punto che i residenti hanno dichiarato di non sentirsi più al sicuro: alcuni, la sera, preferiscono non uscire di casa. E ora, scoppia il caso, con un braccio di ferro tra Comune e governo. L’incontro del 3 luglio nel quartiere san Donato, sulla Stamoto, riservato ai capigruppo con i due presidenti dei quartieri e componenti dei comitati, oltre all’assessore Raffaele Laudani e all’assessore Matilde Madrid, non ha fornito prospettive rassicuranti.
Lucia Albano (Fratelli d’Italia), sottosegretario al Mef con delega alla valorizzazione degli immobili pubblici, i rapporti con il Comune di Bologna sono tesi?
"Intanto diciamo chiaramente che quell’area degradata il Governo l’ha ereditata. Nessuno ha mai mosso un dito, né le amministrazioni comunali né i governi precedenti di centrosinistra. È sorprendente oggi che il Comune di Bologna accusi il Governo di inerzia, quando è stato proprio l’esecutivo nazionale a intervenire per rimediare a una gestione incerta e inefficace da parte dell’amministrazione comunale. Fu il Comune a chiedere, due anni fa, la consegna dell’immobile, annunciando progetti di valorizzazione mai tradotti in proposte concrete. Di fronte alle difficoltà tecniche e soprattutto ai costi legati alla bonifica ambientale, ha rinunciato, rimettendosi all’intervento dello Stato. Questa scelta errata ha fatto perdere due anni di tempo".
Come si è mosso il Governo?
"Per evitare che l’immobilismo dell’amministrazione comunale si traducesse in ulteriore degrado, il Governo, tramite l’Agenzia del Demanio, è intervenuto fattivamente, sia sul piano ambientale che progettuale. E va precisato che l’intervento è avvenuto nonostante l’Agenzia del Demanio non detenga la titolarità formale del bene, tuttora affidato al Comune, che ne ha la piena responsabilità in termini di custodia e sicurezza. Quindi se oggi ci sono problemi di sicurezza al suo interno è perché il Comune non vigila e non protegge l’area".
Quali sono gli interventi concreti del Demanio e qual è la tempistica stimata per i lavori?
"L’Agenzia ha avviato comunque a proprie spese un’indagine ambientale, che si concluderà entro ottobre 2025, per determinare i costi della bonifica e definire un piano di intervento efficace. Parallelamente, si stanno stimando i costi di demolizione dei fabbricati non vincolati, con l’obiettivo di inserire l’intervento nel Piano degli investimenti 2026 e avviare i lavori nello stesso anno".
Cosa sorgerà in quell’area?
"L’Agenzia sta lavorando ad un progetto ambizioso di partenariato pubblico-privato, che prevede un mix funzionale: spazi per la pubblica amministrazione, studentati, edilizia residenziale a canone calmierato ed edilizia privata. Il bando è previsto per l’inizio del 2026, con l’avvio dei lavori entro il 2027. Fino ad allora, la responsabilità del bene resta al Comune, che per legge è tenuto a garantirne la custodia. Il Governo ha quindi già investito risorse ed è già pronto a metterle in futuro, ma oggi la riconsegna all’Agenzia del Demanio del bene potrà avvenire soltanto a seguito della sottoscrizione dell’accordo previsto dall’art. 15 della Legge 241/1990. Anche qui, è il Comune che deve “fare i compiti a casa”, noi siamo pronti a intervenire per porre fine al calvario dei residenti della zona, alcuni interventi vorremmo anche metterli in campo subito come l’utilizzo del parcheggio ad esempio".
Quindi, respinge ogni critica al mittente.
"Siamo di fronte all’ennesimo tentativo da parte dell’amministrazione comunale di scaricare sul Governo le proprie responsabilità. Ma i cittadini non chiedono polemiche: chiedono soluzioni. E mentre il Comune genera polemiche, il Governo Meloni lavora – con serietà, nei tempi e nei modi previsti – per restituire alla città un’area oggi abbandonata, trasformandola in una risorsa concreta per la comunità".
Quali invece gli altri interventi in programma sulle aree demaniali bolognesi?
"Abbiamo fatto delle operazioni di cui siamo fieri, come l’avvio della valorizzazione temporanea dell’ex caserma Boldrini, a settembre, con attività di tipo socioculturale, ma è anche in corso l’apertura delle buste per aggiudicare la gara per la realizzazione della nuova sede dell’Agenzia delle Entrate e parco pubblico nell’ex caserma Perotti, per un valore complessivo di 27 milioni di euro con avvio del cantiere entro gennaio. È in fase di completamento il masterplan per la valorizzazione dell’ex caserma Staveco, che comprenderà la cittadella della giustizia, una nuova ala dell’ospedale Rizzoli e un parcheggio pubblico interrato per oltre 500 posti, impianti sportivi e aree verdi. Infine, restauro e valorizzazione ex caserma Gucci (Ospedale militare, via dell’Abbadia, ndr) con spazi destinati alla pubblica amministrazione e alla cittadinanza. Mi sembra evidente che con questo Governo c’è stato un cambio di passo su aree importanti, dopo decenni d’immobilismo della sinistra, finalmente, si sta facendo qualcosa".