
Francesco Pugliese, l'ex ad di Conad finito sotto i riflettori degli inquirenti. Secondo l'accusa, avrebbe costituito una fiduciaria per ricevere false consulenze da parte di imprenditori
Bologna, 13 marzo 2025 – Sequestro da oltre 36 milioni di euro e 9 persone indagate: è questo l’esito dell’inchiesta coordinata dalla Procura di Bologna con la Guardia di Finanza per l’ipotesi di reato di corruzione tra privati e autoriciclaggio nell'ambito dell'acquisizione dei negozi del gruppo francese Auchan da parte di Conad, che risulta parte lesa nel procedimento.
Chi sono gli indagati
Fra gli indagati ci sono l'ex ad di Conad Francesco Pugliese e l'ex direttore finanziario Mauro Bosio che avrebbero costituito una fiduciaria per ricevere false consulenze da parte di imprenditori.
Indagato anche il manager e broker Raffaele Mincione, già coinvolto in Vaticano nel processo per la compravendita da parte della Santa Sede del palazzo di Sloane Avenue a Londra che ha riguardato anche il cardinal Becciu e che aveva avviato una causa in Inghilterra contro la Segreteria di Stato della Santa Sede.
Da chi è partita la denuncia
La denuncia è partita da due cooperative di dettaglianti associate.

Il sequestro e la società di consulenza sotto la lente
Il sequestro è stato disposto dal gip del tribunale di Bologna Nadia Buttelli, su richiesta della Procura. L'ex amministratore delegato e l'ex direttore finanziario di Conad sono accusati tra l'altro dal procuratore facente funzioni Francesco Caleca e dalla pm Michela Guidi, che hanno coordinato il nucleo di polizia economica e finanziaria del comando provinciale delle Fiamme gialle, di aver costituito, con la complicità dei propri familiari (sono indagati anche moglie e figlio di Pugliese e il fratello di Bosio) e con l'interposizione di una fiduciaria, una società di consulenza con sede a Milano.
In seguito avrebbero ottenuto oltre tre milioni da società di trasporto e deposito in occasione di contratti stipulati con altri fornitori di servizi e per 11,3 milioni da un imprenditore romano residente all'estero, formalmente giustificati da false prestazioni di consulenza.
Perché è coinvolto il broker Mincione
Mincione è accusato di aver dato 11,3 milioni a Francesco Pugliese e Mauro Bosio, gestori di fatto di una società fiduciaria di consulenza, Ramaf Srl.
Un versamento di una somma che, secondo gli investigatori, sarebbe stata dissimulata come pagamento da Mincione alla fiduciaria di fantomatiche attività di consulenza.
In pratica nell'ambito dell'operazione di acquisizione di Auchan da parte di Conad, Pugliese e Bosio avrebbero fatto partecipare il gruppo Wrm Capinvest Ltd controllato da Mincione.
Il 14 febbraio 2019 venne costituita una 'società veicolo’. Attraverso questa società sarebbe stata rilevata la sub-holding italiana del gruppo francese, titolare di vari punti vendita (supermercati) e immobili commerciali.
Con questa operazione, l'ipotesi di accusa è che gli immobili siano stati ceduti a fondi immobiliari gestiti da Mincione e il consorzio si sia impegnato a cedere a quest'ultimo al prezzo simbolico di 1 euro una parte consistente della quota di partecipazione detenuta nella società ‘veicolo’.
Come sono stati usati i soldi: investimenti per la Mille Miglia
L'analisi dei flussi finanziari collegati alla corruzione ha consentito di ricostruire come i soldi siano stati usati, in larga parte, in attività di investimento “effettuate con modalità tali da ostacolare la ricostruzione della provenienza delittuosa delle somme”.
E, in parte, spiega la Gdf, "in spese significative per attività ludiche, tra le quali, la sistematica partecipazione alla nota manifestazione automobilistica ‘Mille Miglia’ con un'auto storica acquistata proprio utilizzando i profitti illeciti”.