MARIATERESA MASTROMARINO
Cronaca

Ex vivaio, parla Laudani: "Nessun ecomostro, ma più verde pubblico"

L’assessore all’Urbanistica risponde all’associazione ’Viviamo Bologna’ "L’edificio si farà, però 8.300 metri quadrati saranno per giardini e parcheggi".

L’ex vivaio Gabrielli occupato in una foto del. 2024. Nel riquadro, Raffaele Laudani

L’ex vivaio Gabrielli occupato in una foto del. 2024. Nel riquadro, Raffaele Laudani

"Nessun consumo di suolo, nuove piantumazioni e uno spazio verde in più da destinare alla cittadinanza". Parola dell’assessore all’Urbanistica Raffaele Laudani, che scaccia l’ombra dell’"ecomostro", così definito dall’associazione ’Viviamo Bologna’ su un post condiviso sui social, sul progetto che darà nuova vita all’ex vivaio Gabrielli, in via della Certosa.

Assessore, cosa prevede il progetto?

"Parliamo di un intervento programmato anni fa, una variante di un Piano operativo comunale che (Poc), tra gli altri progetti, prevede la trasformazione dell’ex vivaio con l’acquisizione di una porzione significativa di un’area privata da destinare a verde e parcheggi pubblici".

Come, esattamente?

"Il Piano prevede la costruzione di un edificio di 5 piani a uso abitativo con circa 30 alloggi, localizzato in una porzione dell’area totalmente impermeabilizzata". Cioè?

"Lì c’era un deposito e la rivendita di materiale per l’edilizia, quindi non c’è consumo di suolo né problemi ambientali". Quindi non si tratta di un ecomostro, come sostengono associazioni e comitati?

"Bisogna mettersi d’accordo su cosa è effettivamente un ecomostro, perché se consideriamo tale ogni intervento edilizio, seguendo la logica del non costruire, tutto allora è ecomostro. Questo non combacia con il nostro intervento, che restituisce, invece, verde pubblico alla cittadinanza, in continuità con il giardino Giacomo Bulgarelli. E in più realizzeremo un parcheggio pubblico di 18 posti in una zona, in prossimità dello stadio, che ne ha bisogno".

Insomma, quanto spazio sarà destinato a uso pubblico? "L’intervento privato cede al Comune complessivamente il 75% dell’area privata: parliamo di 8.300 metri quadrati su poco meno di 11mila complessivi. Qui restituiremo alla città e ai cittadini un’area privata che diventa pubblica, con un giardino e un parcheggio pubblici. E all’interno dello spazio verde c’è anche un edificio che diventa di proprietà del Comune che ereditiamo e su cui ragioneremo per trovare il futuro più idoneo".

E le polemiche sul vincolo cimiteriale? "Anche in questo caso le polemiche non sussistono, perché l’intervento è stato autorizzato dal Poc a suo tempo dopo il parere favorevole dell’Azienda Usl nel settembre 2019. Questo perché il progetto va a ‘tutela della salute della collettività anche sul piano della prevenzione’". Quando inizieranno i lavori? "Di recente abbiamo deliberato in Giunta l’approvazione della convenzione urbanistica, che disciplina gli usi pubblici. Entro giugno la formalizzeremo, dando il via libera all’autorizzazione dell’intervento".

Mariateresa Mastromarino