Faac, la Curia di Bologna usa i 9 milioni dei dividendi per i bisognosi

Buona parte del denaro è stato diviso tra Caritas, progetti per scuola e lavoro e per un fondo di emergenza

La presentazione dei progetti della Curia realizzati con i dividendi Faac (FotoSchicchi)

La presentazione dei progetti della Curia realizzati con i dividendi Faac (FotoSchicchi)

Bologna, 20 novembre 2019 – Opere di bene con i profitti della Faac. La Curia di Bologna incassa circa 9 milioni di euro dai dividendi dell'azienda bolognese, leader nelle automazioni dei cancelli di cui detiene le quote. La multinazionale fu lasciata in eredità da Michelangelo Manini, storico patron, deceduto nel 2012. Le somme derivano dall'attività 2018. Buona parte del denaro è stato diviso tra Caritas, progetti per scuola e lavoro e per un fondo di emergenza.

Aiuti alle famiglie in difficoltà con l'affitto o con il pagamento delle bollette. Borse di studio e aiuti per gli studenti con disabilità o per frequentare il doposcuola. Fondi per le missioni, per supportare altre diocesi o per progetti sul territorio. Ma anche soldi per consentire ai bambini, che altrimenti non potrebbero permetterselo, di fare sport o di andare in gita assieme ai compagni di classe.

"Il filo rosso che lega tutti i progetti è la carità intesa in senso ampio", ha detto monsignor Giovanni Silvagni, vicario generale per l'amministrazione della Curia di Bologna. "Le parrocchie nella nostra diocesi che chiedono contributi per le famiglie - ha aggiunto don Matteo Prosperini, direttore Caritas diocesana di Bologna - sono 178, i nuclei totali sono invece 1770".

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