Falsi dietologi e dentisti, 22 denunciati. Chiuse due strutture sanitarie

Ecco il bilancio dei controlli dei Nas nelle province di Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini

I Nas

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Bologna, 15 maggio 2018 - Prescrivevano diete dimagranti spacciandosi per dietologi, o magari da semplici odontotecnici e assistenti alla poltrona svolgevano mansioni di esclusiva pertinenza dell’odontoiatra. Ma c’era anche chi agiva su pazienti con difficoltè motorie da pseudo fisioterapista. Sono 22 le persone denunciate in Emilia- Romagna per esercizio abusivo della professione medica e due le strutture sanitarie, del valore di un milione di euro ma prive dei requisiti di legge, chiuse.

Questo il bilancio dei controlli eseguiti dai carabinieri del Nas di Bologna per contrastare l’insidioso fenomeno dell’esercizio abusivo delle professioni sanitarie, nel corso del secondo semestre dello scorso anno che hanno interessato oltre 60 strutture (studi medici, poliambulatori, studi dentistici, studi fisioterapici) nelle province di Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini. Ventidue persone denunciate a piede libero per avere svolto o tollerato l’esercizio abusivo della professione medica, nello specifico: 5 persone operanti nel ferrarese, svolgevano, all’interno di due strutture ricettive per anziani, la professione di infermiere in assenza di titoli di abilitazione dello Stato; 13 persone sono state denunciate nel bolognese: oltre a falsi dentisti anche un falso medico–biologo prescriveva, presso un centro estetico, piani alimentari e diete dimagranti.

E ancora un fisioterapista è stato sorpreso praticare massaggi terapeutici, laser terapia e tecarterapia in assenza di titoli abilitativi mentre un medico chirurgo ha sottratto e fatto uso improprio di farmaci ad azione anestetizzante. Quattro le persone persone denunciate nella provincia di Forlì - Cesena, dove venivano scoperti degli odontotecnici svolgere mansioni riservate prettamente al medico – dentista, truffando gli ignari pazienti. Mentrte sono state sottoposte a sequestro due strutture sanitarie del valore complessivo di 1 milione di euro, in quanto prive dei requisiti organizzativi e strutturali previsti dalla normativa vigente.

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