Famiglia accerchia e picchia due agenti per aiutare un pusher

Scene da Far West si sono viste sabato pomeriggio in via Copernico, in zona Barca, con i poliziotti delle Volanti che per un frangente si sono scontrati con un gruppo di persone intervenute a sbarramento degli agenti, per permettere a un pusher di fuggire. Tutto è cominciato nel pomeriggio intorno alle 17.20, quando un equipaggio in transito su via Banchieri ha notato un giovane a piedi che, alla vista della volante, cambiava velocemente passo e direzione.

Insospettiti dal comportamento del giovane, gli agenti lo hanno subito bloccato e in questa circostanza lui, un ragazzino serbo di 17 anni, ha trattenuto in modo sospetto il proprio borsello. E’ a questo punto che i poliziotti hanno tentato di perquisirlo con il giovane a dichiararsi minorenne, chiedendo la presenza dei genitori, residenti poco lontano dal luogo dell’intervento. Dopo pochi minuti, i genitori del ragazzo, serbi di 40 e 38 anni, sono arrivati in via Banchieri e cominciato a opporsi ai poliziotti fisicamente e in modo violento, impedendo la perquisizione del figlio e permettendogli di allontanarsi. E’ a questo punto che si sarebbe generato un parapiglia, con gli agenti che chiedono rinforzi e si lanciano all’inseguimento del minore, bloccato poi in via Copernico.

Qui però, a dare man forte ai genitori del ragazzo arriva un gruppo di una decina di persone che accerchiano gli agenti. La tensione sale e i poliziotti avvertono della possibilità di utilizzare il taser, mentre altri equipaggi arrivano sul posto, sedando la situazione. I protagonisti della presunta aggressione ai poliziotti, che hanno riportato lesioni guaribili in 21 e 7 giorni, hanno 40, il padre, e 38 anni, la madre, e sono stati arrestati per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale e per favoreggiamento personale. Il figlio invece, che è risultato avere nel borsello 9 grammi di hashish, è stato denunciato per resistenza e lesioni e per spaccio.

Francesco Zuppiroli

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