
Il sopralluogo della dem Gribaudo: "Sentiremo anche Enel e forze dell’ordine". Presto la nuova immersione dei sommozzatori ai piani inferiori dell’impianto. .
L’indagine della Procura va a rilento. Una frase ripetuta dai sindacati, ma anche dichiarata da alcuni familiari delle sette vittime della tragedia di Suviana. Così, a distanza di un anno dal disastro, la commissione parlamentare sulle condizioni di lavoro decide di aprire un’inchiesta. E in audizione, nei prossimi mesi, verranno chiamati anche Enel, forze dell’ordine e istituzioni. Con l’obiettivo di fare chiarezza sul disastro di un anno fa. La presidente della commissione e deputata Chiara Gribaudo è davanti ai cancelli della centrale idroelettrica di Bargi. Abbraccia i familiari. Saluta i dipendenti Enel, i sindaci, il collega Aboubakar Soumahoro. Rimane a colloquio una decina di minuti con Massimiliano Russo, vice comandante dei vigili del fuoco. Chiede informazioni sul loro operato. Poi, il sopralluogo oltre i cancelli della centrale idroelettrica Enel Green Power.
"Abbiamo fatto una verifica del sito che è quasi inagibile. Ci è stato illustrato – anche attraverso delle slide, ndr – quello che sta facendo l’azienda post incidente. Abbiamo richiesto ulteriori approfondimenti sull’amianto e l’azienda ha ribadito che parrebbe non esserci. Abbiamo richiesto chiarezza su chi lavorava in appalto e in subappalto in quei giorni e carte da studiare e approfondire", spiega la deputata del Pd Gribaudo terminato il sopralluogo. Una visita che coincide anche con l’apertura di un dossier politico sul caso. Un tragico anniversario che si accorda così con l’avvio dell’inchiesta come commissione. La deputata, terminata la visita a Suviana, si è recata a Bologna, all’Istituto Salesiano della Beata Vergine di San Luca, per un incontro organizzato dall’associazione Sicurezza e Lavoro, diretta da Massimiliano Quirico, con i sindacati. Presenti Vittorio Rubini per Filctem Cgil, Cesare Mengoli per la Flai Cisl e Filippo Spada per la Uiltec. Dalle sigle è arrivato un appello alla ricerca delle verità in tempi radi perché "se non c’è verità non c’è democrazia. Lo stesso se non c’è sicurezza sul lavoro", spiega Stefano Mazzetti, capo di Gabinetto della Città metropolitana di Bologna. Davanti a lavoratori e studenti presenti in aula la deputata Gribaudo abbraccia Fara Garzillo e Patrizia Buonomo. La figlia e la moglie di Vincenzo Garzillo, una delle sette vittime (ci furono anche cinque feriti), hanno deciso di presenziare anche al Salesiani. "Non può esserci solo il cordoglio il giorno dopo, ma le istituzioni hanno il dovere, in primis, della memoria e poi quello di onorarla, provando a star vicino a chi ancora soffre ed evitando il più possibile che accada di nuovo", prosegue Gribaudo.
Il prossimo passo dell’indagine, a un anno dalla tragedia, sarà la nuova immersione dei sommozzatori dei vigili del fuoco al piano meno sei, dopo la pulizia dei cinque superiori. Qui ci sono componenti elettroniche che contengono dati importanti. Poi ci potrebbero essere le prime iscrizioni nel registro degli indagati. "Serve accelerare. La Procura inizi ad assumere qualche decisione, uscendo dal loop con inchieste verso ignoti", spiega Rubini della Cgil. Una battaglia che è anche nelle corde della Cisl: "Serve capire cosa è andato storto e quali sono le responsabilità. Servono verità e giustizia", insiste Mengoli. "Che questa commemorazione sia una giornata di riflessione, critica e valutazione", conclude Spada. Ma il percorso "sarà lungo e tortuoso".