Fase 2 Bologna, riaperture 18 maggio. Ripartono 8 attività su 10

Al via quasi 13mila imprese. Tonelli (Ascom): regole last minute, no alle multe. Rossi (Confesercenti): alcuni bar e ristoranti attendono il weekend

Parrucchieri e barbieri sono tra le categorie che da domani possono alzare la serranda

Parrucchieri e barbieri sono tra le categorie che da domani possono alzare la serranda

Bologna, 17 maggio 2020 - Bar, ristoranti, negozi, estetisti e parrucchieri. Da domani anche per loro inizia la fase due. Si tratta potenzialmente, calcola la Camera di Commercio, di 16mila attività e 43mila lavoratori in tutta l’area metropolitana. Sono 7.200 esercizi al dettaglio, 2.600 attività di servizi alla persona, di cui 1.800 tra parrucchieri e barbieri, 3.747 ristoranti e 3.230 bar. Ma di queste, non tutte apriranno. Per alcuni, in primis bar e ristoranti, mettersi in regola non è semplice. Anche perché i protocolli definitivi – dopo la vittoria di Stefano Bonaccini che ha ottenuto il distanziamento di un metro anziché due – sono arrivati last minute. Giancarlo Tonelli, direttore di Ascom, stima che sarà l’80% a ripartire, in numeri assoluti circa 12.800 attività. Confesercenti, con il direttore Loreno Rossi, fa alcuni distinguo: "Il commercio tradizionale riparte domani quasi totalmente. Per bar e ristoranti, invece, credo ci vorrà qualche giorno di assestamento". La stima, secondo Rossi, è che la metà tirerà su la serranda già domani, soprattutto nel centro storico, ma altri aspetteranno il weekend. "Direi che da sabato, però, l’80-90 per cento delle attività inizierà la fase due".

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Punto centrale, almeno stando a bar e ristoranti, saranno i dehors che il Comune concederà di raddoppiare, dando modo di occupare con tavolini e sedie quattro stalli di sosta con le strisce blu anziché due. Poi c’è il tema sicurezza. "C’è molta voglia di ricominciare. Siamo soddisfatti dei risultati dell’Emilia-Romagna, però non è facile con sole 24 ore di anticipo sulle linee guida definitive...". Per dirla senza troppi giri di parole, la richiesta dell’associazione è una linea soft sui controlli. "Non significa non farli – spiega Tonelli – ma che non s’inizi con le multe. Sono i primi giorni, la situazione è complicata". 

Alberto Aitini, assessore al Commercio, assicura che "non ci sarà un liberi tutti, ma nei primi giorni soprattutto ci sarà una fase d’informazione. Sono sicuro, comunque, che ci sarà grande responsabilità da parte di gestori e clienti". Valerio Veronesi, numero uno della Camera di Commercio pone l’accento sui piccoli imprenditori: "Due su dieci, pur avendone la possibilità, domani non riusciranno ad aprire. O perché non hanno fatto a tempo a fare le dovute sanificazioni o, semplicemente, perché proprio non ce la fanno. In tanti sono disorientati da norme e linee guida. Ma ormai inizia la fase due. Ci vuole fiducia".

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