Nel corso della seduta di ieri, il Consiglio comunale ha approvato una delibera a suo modo ’epocale’, che regola con maggiore precisione le modalità con le quali si deve portare a spasso il proprio cane. Parliamo di alcune modifiche al regolamento di tutela della fauna urbana, che a seguito di un emendamento presentato in aula dall’assessore Elena Gaggioli sarà oggetto di un’istruttoria per arrivare a una sua revisione complessiva.
Bologna: cane azzanna donna all'orecchio e le strappa un lobo
La stessa Gaggioli, che la delega a Diritti e benessere degli animali, ha portato in Consiglio il nuovo regolamento con modifica principale: l’obbligo del guinzaglio per i cani di qualsiasi taglia. Una disposizione già in vigore su scala nazionale, ma che a Bologna non era stata mai recepita da un regolamento ormai vetusto. Da ieri però l’emendamento è realtà. Se prima il padrone o la padrona avevano la facoltà di tenere al guinzaglio il proprio cane o di lasciarlo libero con la museruola – eventualità spesso disattesa –, da ieri anche a Bologna c’è l’obbligo di tenere al guinzaglio il cane, pena sanzioni. Non solo: i possessori degli animali dovranno tenere a disposizione anche la museruola quando la passeggiata è in un parco pubblico. Una modifica importante, che si porta dietro un monito a tutti i distratti: da oggi la Polizia Locale sarà molto più attenta ai cani non al guinzaglio, e le multe per chi contravviene sono dietro l’angolo.
La delibera è stata approvata con 22 voti favorevoli (Pd e Città comune), tutti gli altri si sono astenuti. Soddisfatta Elena Gaggioli, che continua anche con il suo lavoro sulle Politiche giovanili e sugli adolescenti: "Ci troveremo con dei ragazzi che sono stati due anni chiusi in casa – sottolinea l’assessore –. Dovremo essere capaci di fare una rivoluzione, parlando con quella fascia d’età spesso tralasciata da alcune politiche. Stanno pagando molto gli effetti della pandemia, dobbiamo investire. Penso a tutti quelli che andranno a votare per la prima volta alle prossime amministrative: si guarderanno indietro e si sentiranno soli. Dobbiamo esserci e dirci disponibili di farci carico delle loro necessità".
pa. ros.
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