Federica è Lady Amarena: "Ho fatto un mestiere della mia passione"

Geirola, bar manager bolognese che lavora a Roma, ha vinto la supersfida tutta al femminile promossa dalla Fabbri

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di Francesco Moroni

Federica Geirola, che effetto fa essere eletta Lady Amarena?

"Non me lo aspettavo proprio, né di arrivare in finale, tantomeno di vincere. Ma ho portato a casa anche il titolo di Miglior drink, perciò, che dire... tanta roba".

La chiamano la ‘Chiara Ferragni della mixology’, l’arte di bere miscelato, sia per il notevole seguito sui social (oltre 22mila follower su Instagram), sia per la grande personalità che non manca di mettere in mostra. Una carica che emerge da ogni singola parola di Federica Geirola, barlady bolognese eletta come sesta Lady Amarena nella supersfida dietro al bancone – tutta femminile – promossa da Fabbri.

Una storia di determinazione e coraggio, passata anche attraverso un grave incidente che per miracolo non l’ha vista finire sulla sedia a rotelle, ma che ora le dà ancora più forza ed entusiasmo trasformando la sua ‘mixology’ in un inno alla vita.

Star del web, ora Lady Amarena 2021. Che percorso è stato?

"È successo un po’ per caso: ho iniziato con un amico, quando ha aperto un locale a Milano Marittima. Poi la grande passione è aumentata, la creatività anche, e da assistente sono passata a camminare con le mie gambe".

Seguendo quale strada?

"Ho cominciato la parte del ‘club bartending’ da autodidatta, da sola. Piano piano ho cominciato ad acquisire fiducia e consapevolezza. Ho iniziato a crederci un po’ di più".

E la parte social?

"Il mio profilo Instagram ha acquistato sempre più visibilità, una spinta ancora più significativa nel mio lavoro.

Abbiamo dato vita a una bella comunità, unita e disponibile, molto ampia. È bello avere riscontro quando si fa quello che si ama".

Attualmente dove lavora?

"Faccio la bar manager a Roma, partecipo a tantissime serate in giro per l’Italia e ho diverse collaborazioni con brand e marchi famosi".

Così riesce a unire sia il lavoro dietro al bancone, che l’attività in rete...

"Resto una persona molto umile. Come ho detto, non mi sarei mai aspettata di vincere".

Eppure ha sbaragliato le altre nove, agguerrite finaliste italiane, molto preparate e a proprio agio quando si parla di mixology. Qual è il segreto?

"Fare della propria passione un mestiere: faccio quello che amo. E ci tengo a ringrazio molto la famiglia Fabbri: è stato bellissimo, mi sono sempre trovata bene a lavorare con loro".

Quali progetti per il futuro?

"Purtroppo, con la pandemia, resta tutto sempre in bilico. Spero di continuare a girare l’Italia, portando ispirazione nella vita delle persone e trasmettendo chi sono veramente".

Come?

"Penso alle fiere, una grande occasione e un punto di incontro per aziende, professionisti e amatori. Soprattutto per la figura più importante, che dà senso a questo lavoro: il consumatore finale".

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