REDAZIONE BOLOGNA

“Fermate il Governo di Israele”: c’è un nuovo striscione sul Comune di Bologna

“Save Gaza” si legge sulla facciata di Palazzo d’Accursio: è il titolo della marcia nazionale da Marzabotto a Monte Sole. Ecco quando si terrà e perché

Nuovo striscione sulla facciata di Palazzo d'Accursio: è il titolo della marcia nazionale per la Palestina e per la pace in programma il 15 giugno da Marzabotto a Monte Sole

Nuovo striscione sulla facciata di Palazzo d'Accursio: è il titolo della marcia nazionale per la Palestina e per la pace in programma il 15 giugno da Marzabotto a Monte Sole

Bologna, 4 giugno 2025 – "Fermate il Governo di Israele - Save Gaza": è quello che si legge in uno striscione da oggi appeso sulla facciata del Comune di Bologna. È il titolo della marcia nazionale per la Palestina e per la pace in programma il 15 giugno da Marzabotto a Monte Sole.

"La scelta di esporre lo striscione arriva dopo la decisione del Comune di interrompere le relazioni istituzionali con il Governo di Israele e vuole ribadire la richiesta alla comunità internazionale di intervenire per porre fine alle violenze a Gaza", spiega l'amministrazione in una nota. "Il Comune di Bologna ha aderito alla marcia di Monte Sole lanciata dalla sindaca di Marzabotto (Valentina Cuppi, ndr) e dal Comitato regionale per le onoranze ai caduti di Marzabotto durante le celebrazioni per l'80esimo anniversario della Liberazione. L'obiettivo –continua il comunicato – è chiedere al Governo italiano e alla comunità internazionale di agire con tutti gli strumenti politici, diplomatici ed economici di porre fine della violenza, di far tacere le armi e di fermare la deportazione nella Striscia di Gaza, liberare gli ostaggi e i prigionieri, di garantire assistenza alla popolazione civile e di riconoscere lo Stato di Palestina accanto allo Stato di Israele, nel rispetto dei diritti di entrambi".

Tra l’altro durante le celebrazioni per il 2 giugno, il sindaco Lepore ha ricordato l’impegno di Bologna "all’accoglienza e cura per tante persone provenienti dalla striscia di Gaza”. La decisione di interrompere le relazioni con Israele però ha fatto discutere ed è intervenuto anche il cardinale Matteo Zuppi per lavorare a un tavolo per la pace.