Bologna, 21 luglio 2018 – Si cresce all’ombra di Asinelli e Garisenda, ma anche fuori dalle mura, nelle più lontane ramificazioni del bolognese, i dati sul turismo sono decisamente incoraggianti. I primi cinque mesi del 2018 nella Città metropolitana fanno segnare un +9% di visitatori provenienti da tutta Italia, a pari merito con quelli stranieri, che hanno fatto registrare alcune centinaia di presenze in più. La ‘top five’ degli arrivi dall’estero – secondo i dati Istat aggiornati al 31 maggio – conferma al primo posto la Gran Bretagna con 25.000 arrivi, seguita a ruota dalla Germania con 23.000. ‘Medaglia di bronzo’ per la Spagna, che rispetto alle altre cresce meno (20.000 arrivi), quarta la Francia (16.800) e quinti i Paesi Bassi (circa 10.000).
Per quanto riguarda l’Est Europa, dalla Polonia in questi primi 5 mesi sono arrivati 8.000 turisti, ma il dato più incoraggiante è il sempre più massiccio arrivo degli americani, +15% rispetto al 2017. A livello italiano invece, le regioni che si fanno più ‘passeggiate’ sotto i nostri portici sono la Lombardia, con 55.000 arrivi e il Lazio con 43.000 presenze. Merito anche della promozione turistica costruita intorno all’asse dell’Alta velocità, che trova nella stazione un nodo fondamentale per la connessione fra la Capitale e il nord Italia. Ma lo spazio per ospitare un flusso in così grande crescita c’è ? Sì, secondo le stime proposte da Federalberghi, che opera con più di 110 strutture sul territorio. Le proiezioni vedono un +5% dei pernottamenti in albergo, con un aumento del ricavo/medio camera per la città metropolitana e un leggero calo invece per l’hinterland.
I motivi della visita – secondo Federalberghi – vanno dalla ricerca di un’esperienza nella Motor Valley, ormai famosa a livello mondiale, al cibo, alla riscoperta delle Due Torri, monumento entrato nell’immaginario collettivo del turista. Non solo arrivano più persone, ma stanno anche più a lungo: le stime parlano di 0,5 notti in più, per cui la nostra città da meta ‘mordi e fuggi’, si trasforma in un luogo di vacanza, forte anche della collaborazione fra Bologna Welcome e la Città Metropolitana, che vede piani strategici volti a far confluire gli sforzi economici nella promozione turistica. Un aumento generale del turismo fra Bologna e provincia quindi, che, secondo Giancarlo Tonelli, direttore di Confcommercio Ascom, «conferma il ruolo della città come culla di arte e cultura, partendo dal rinnovato interesse dei turisti per le nostre bellezze artistiche cittadine. Interesse che ora si allarga anche ai borghi della provincia e alle strutture termali, con ricadute importanti per l’economia generale, grazie al lavoro delle attività commerciali, dei ristoranti e degli alberghi».
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